sabato 30 dicembre 2017

B - MARIA SS. MADRE DI DIO


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J. PAUL II -REDEMPTORIS MATER
Maria, che per l'eterna volontà dell'Altissimo si è trovata, si può dire, al centro stesso di quelle «inaccessibili vie» e di quegli «imperscrutabili giudizi» di Dio, vi si conforma nella penombra della fede, accettando pienamente e con cuore aperto tutto ciò che è disposto nel disegno divino.
Quando nell'annunciazione sente parlare del Figlio, di cui deve diventare genitrice, ed al quale «darà il nome Gesù» (= Salvatore), Maria viene anche a conoscere che a Lui «il Signore darà il trono di Davide suo padre» e che «regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe, e il suo regno non avrà fine» (Lc1,32). In questo senso si volgeva la speranza di tutto Israele. Il Messia promesso deve essere «grande», e anche il messaggero celeste annuncia che «sarà grande» -- grande sia per il nome di Figlio dell'Altissimo sia per l'assunzione dell'eredità di Davide. Deve dunque essere re, deve regnare «sulla casa di Giacobbe».Benché mediante la fede ella si sia sentita in quell'istante madre del «Messia-re», tuttavia ha risposto: «Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Lc1,38). Sin dal primo momento Maria ha professato soprattutto l'«obbedienza della fede», abbandonandosi a quel significato che dava alle parole dell'annunciazione Colui dal quale provenivano: Dio stesso.Sempre lungo questa via dell'«obbedienza della fede» Maria ode poco più tardi altre parole: quelle pronunciate da Simeone al tempio di Gerusalemme. Si era già al quarantesimo giorno dopo la nascita di Gesù, quando, secondo la prescrizione della Legge di Mosè, Maria e Giuseppe «portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore» (Lc2,22). La nascita era avvenuta in condizioni di estrema povertà. Sappiamo, infatti, da Luca che, quando in occasione del censimento della popolazione, ordinato dalle autorità romane, Maria si recò con Giuseppe a Betlemme, non avendo trovato «posto nell'albergo», diede alla luce il suo Figlio in una stalla e «lo depose in una mangiatoia» (Lc2,7). Un uomo giusto e timorato di Dio, di nome Simeone, appare in quell'inizio dell'«itinerario» della fede di Maria. Le sue parole, suggerite dallo Spirito Santo (Lc2,25), confermano la verità dell'annunciazione. Leggiamo, infatti, che egli «prese tra le braccia» il bambino, al quale--secondo il comando dell'angelo --era stato messo nome Gesù (Lc2,21). Il discorso di Simeone è conforme al significato di questo nome, che vuol dire Salvatore: «Dio è la salvezza». Rivolto al Signore, egli dice così: «I miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele» (Lc2,30). Contemporaneamente però, Simeone si rivolge a Maria con le seguenti parole: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori»; ed aggiunge con diretto riferimento a Maria: «E anche a te una spada trafiggerà l'anima» (Lc2,34). Le parole di Simeone mettono in una luce nuova l'annuncio che Maria ha udito dall'angelo: Gesù è il Salvatore, è «luce per illuminare» gli uomini. Nello stesso tempo, però, già all'inizio della sua vita, il Figlio di Maria, e con lui sua madre, sperimenteranno in se stessi la verità delle altre parole di Simeone: «Segno di contraddizione» (Lc2,34). Quello di Simeone appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione, cioè nell'incomprensione e nel dolore. Se un tale annuncio, da una parte, conferma la sua fede nell'adempimento delle divine promesse della salvezza, dall'altra le rivela anche che dovrà vivere la sua obbedienza di fede nella sofferenza a fianco del Salvatore sofferente, e che la sua maternità sarà oscura e dolorosa.

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Meditazione del giorno
Sant’Amedeo di Losanna
"Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore"
Prendendo in braccio, per la prima volta, il suo bambino, l’Emmanuele, Maria ha potuto discernere in lui una luce incomparabilmente più bella del sole, ha sentito un fuoco che nessuna acqua avrebbe potuto spegnere. Ha ricevuto, velato con questo piccolo corpo appena nato da lei, la luce splendente che illumina ogni cosa, e ha meritato di portare in braccio il Verbo di Dio che porta tutto quanto esiste (Eb 1,3). Come poteva non essere pervasa dalla conoscenza di Dio, come le acque ricoprono il mare (Is 11,9) e, rapita fuori di sé, portata in alto, in una mirabile contemplazione? Come, essendo vergine, non doveva stupirsi di vedersi divenuta madre e, nella gioia, di divenuta Madre di Dio? Ha capito che in lei si erano compiute le promesse fatte ai patriarchi, e gli oracoli dei profeti, i desideri dei suoi padri antichi che aspettavano proprio lei con tutto cuore.

Vede che le è donato il Figlio di Dio; si rallegra al verdersi affidare la salvezza del mondo. Sente il Signore Dio dirle nel profondo del cuore: "Ti ho scelta fra tutto quello che ho creato. Ti ho benedetta fra tutte le donne (Lc 1,42); ti ho affidato mio Figlio nelle mani; ti ho affidato il mio Unigenito. Non temere di allattare ed educare Colui che hai dato alla luce. Sappi che non è soltanto il tuo Dio, ma anche tuo figlio. È mio Figlio, e tuo figlio; mio Figlio secondo la divinità, tuo figlio secondo l’umanità che ha assunta in te". Con quanto affetto, quanto zelo, quanta umiltà, quanto rispetto, quanto amore e quanta dedizione Maria ha risposto a tale chiamata. Gli uomini non possono saperlo; ma lo sa Dio, che prova mente e cuore (Sal 7,10)… Beata colei alla quale è stato dato di educare Colui che protegge e mantiene tutto, di portare Colui che porta l’universo.


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CHARLES DE FOUCAULD "Offrite la vostra vita a Dio mediante le mani della Madre Nostra la Santissima Vergine in unione col sacrificio di Nostro Signore Gesù e con tutte le intenzioni del Suo Cuore e camminate nella Pace. Abbiate fiducia che Dio vi offrirà il destino migliore per la Sua gloria, il migliore per la nostra anima, il migliore per le anime degli altri, poiché voi non domandate altro che questo, poichè tutto ciò che Egli vuole, voi lo volete, pienamente e senza riserve
.Il nostro angolo di Sahara è tranquillo. prego per voi con tutto il cuore e nello stesso tempo per il vostro focolare. Questa vi arriverà verso Natale e il primo gennaio. Sentitemi tanto vicino a voi in questi due giorni. Buono e santo anno , numerosi e santi anni, se è la volontà Divina, e il cielo. Dio vi protegga...!Gesù, Maria e Giuseppe vi custodiscano in mezzo a loro per tutta la vostra vita terrena, nell'ora della morte e nell'eternità. Vi abbraccio con tutto il cuore così come vi amo nel Cuore di Gesù!" (Opere)

B - PENTECOSTE