venerdì 19 ottobre 2018

B - 29 DOM.T.O.


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FAUSTI - “Cosa volete che io faccia per voi?”, chiede Gesù a Giacomo e Giovanni. Essi non sanno ancora cosa chiedere. Ciechi come sono, chiedono il contrario di quanto Lui vuol donare.
Gesù non è il Cristo dei loro desideri, ma quello della promessa di Dio.
Essi Lo amano ; ma a modo loro, senza conoscerlo. Ne hanno fatto come un'incognita, cui danno di volta in volta il valore della loro volontà di potenza.
E' istintivo per l'uomo fare dei propri desideri il proprio assoluto.
Poco importa se lo si chiama Giove, Manitù, JHWH o Gesù. In realtà si indica la stessa cosa. Fino a poco tempo fa aveva anche il nome proprio di Stalin, Hitler, Mao, ecc. o quello comune di ideologie religiose o laiche di salvezza. Ora si identifica coi nomi concreti di piacere, benessere, produzione, energia sicura e pulita, ecc. o con le varie scienze che pretendono di dire l'ultimo verbo.
L'uomo sostituisce naturalmente Dio con qualunque nome che gli garantisca di perseguire le proprie brame.
Criterio divino di salvezza è invece la “Carne” di Gesù (1Gv 4,2), cioè la Sua debolezza fino alla croce che delude ogni attesa dell'uomo, religioso o meno.
La reazione dei discepoli alla terza predizione della passione è peggiore delle precedenti.
Dopo la prima ci fu il diverbio esplicito con Pietro, che pensa secondo gli uomini e non secondo Dio (8,32).
Dopo la seconda ci fu l'incomprensione e il mutismo da parte di tutti, intenti a litigare su chi fosse il più grande (9,32).
Ora ci si aspetterebbe un minimo di comprensione. Ma è come se Gesù non avesse detto niente.
I due prediletti, invece di ascoltarlo e fare la Sua Volontà, vogliono che Lui faccia la loro!
E' il capovolgimento del rapporto fondamentale di fede.
Essi vogliono che Lui sia garante in cielo dei loro deliri di onnipotenza in terra.
Ma non è questo , sotto sotto, ciò che tutte le persone “religiose “ chiedono al loro dio ?
Abramo, modello dei credenti, fu il primo a non scambiare la fede con le proprie sicurezze, la verità con le proprie certezze.
L'uomo è desiderio. Gli manca sempre qualcosa , e la cerca e la chiede.
Gesù educa il desiderio dei discepoli, perchè cerchino e chiedano ciò che Dio vuol donare.
Qui siamo allo scontro decisivo tra il desiderio di Dio per l'uomo e quello dell'uomo nei confronti di Dio. Ne va dell'essenza stessa di Dio : la Gloria.
Per Gesù essa è amore che si fa servo, schiavo e ultimo di tutti ; per gli uomini di tutte le razze
(discepoli prediletti inclusi!) essa consiste nel potere mondano, travestito o meno di buone intenzioni.
I discepoli hanno lo stesso peccato del mondo. Ciò non è grave, perché ogni peccatore è salvato!.
E' grave invece non riconoscerlo, perchè chi non lo riconosce , rimane in esso.
Il “Non è così tra voi!” è il grande miracolo che Gesù compie nella Sua Comunità, illuminandola della Sua Gloria.
Il discepolo è colui che passa dalla domanda dell'uomo religioso, impersonato da Giacomo e Giovanni, a quella del cieco di Gerico (v 21,47...). I due fratelli sono da ringraziare , perchè fanno vedere agli altri dieci e a quanti leggono la loro cecità.
Gesù conclude il Suo insegnamento, inteso a farci ammettere la nostra cecità.
Il medico ci ha comunicato la diagnosi ; attende che Gli concediamo di guarirci.

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PRIMA LETTURA
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza.
Dal libro del profeta Isaia 53,10-11
Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32)
R. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto,
dell'amore del Signore è piena la terra. R.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.

SECONDA LETTURA
Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia.
Dalla lettera agli Ebrei 4,14-16
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. Mc 10,45)
R. Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell'uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
R. Alleluia.

VANGELO
Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.
+ Dal Vangelo secondo Marco 10,35-45
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la
propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.

B - PENTECOSTE