giovedì 31 maggio 2018

FESTA DELLA VISITAZIONE


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S. FAUSTI - Mediante Maria, fattasi obbedienza alla Parola, Dio visita il Suo popolo e il Suo popolo Lo riconosce. Questo riconoscimento è il termine
del Suo piano, fine della Sua fatica, compimento della storia di salvezza . L'incontro tra Israele e Chiesa, tra il popolo di Dio e il suo Messia.
Il mistero della Visitazione è l'anticipo di questo avvenimento escatologico , in cui sarà usata misericordia a tutti coloro che erano rinchiusi nella disobbedienza
(Rom 11,32). E'la gioia finale dell'incontro, tanto ostacolato e tanto sospirato, tra Sposo e sposa, di cui parla il Cantico.
La Visita del Signore è il senso della storia personale e universale. ma chi sa discernerla?
Elisabetta è gravida di due millenni di attesa, Maria dell'Eterno Atteso.
Il loro incontro è l'abbraccio tra l'Antico e il Nuovo testamento, tra la promessa e il compiomento.
Due donne si salutano; nella loro reciproca accoglienza è riconosciuto Colui che è Accoglienza.
L'incontro avviene per iniziativa di Colei che è beata poichè ha creduto all'adempimento della Parola del Signore :
Maria va da Elisabetta, segno che ha dato Colui "al quale nulla è impossibile"(Lc 1,36). Solo in questa visita e frequentazione dell 'Antico testamento , il Nuovo capisce la realtà di cui è compimento. Al di fuori della promessa dell'Antico testamento è impossibile riconoscere il "dono" di Dio che è venuto a visitarci.
Solo il Battista è in grado di indicarlo.
Legge e promessa sono come le mani che attraverso Israele, Dio ha creato perchè l'umanità possa tenderle verso di Lui e accoglierlo.
Un dono che non trova mani per riceverlo e sostenerlo, cade e si perde.
Maria, visitando Elisabetta, riconosce la Verità di ciò che capita in Lei,
la Chiesa, ricorrendo all'Antico Testamento, comprende ciò che ha concepito. E in Maria e nella Chiesa, Israele vede la visita che il Signore gli ha fatto.
E' un grande mistero, questo riconoscimento : segna il passaggio dalla promessa al compimento, dono della piena conoscenza del Signore.

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Il Magnificat, con il quale la Chiesa conclude ogni giorno i vespri, è il canto di coloro che hanno sperimentato "oggi" la salvezza. E' un cantico di lode, sul tipo di quello di Anna (1Sam 2), che vede la realizzazione della promessa. Esprime la beatitudine di chi ha riconosciuto l'azione di Dio in suo favore , prorompe dal cuore di chi ha accolto il suo Signore. E' un inno personale e insieme universale e cosmico.
Maria è la bocca della figlia di Sion, di tutta l'umanità e dell'intera creazione che vede compiersi la promessa di Dio, più grande di ogni fama (Sal 138,2).
E' il canto nuovo che prorompe dall'uomo nuovo. L'azione di Dio culmina nel canto dell'uomo,
perchè canta chi ama e l'amore riposa solo quando è amato. Il termine di tutta la storia sarà un canto di gioia senza fine.
Il Magnificat è un compendio di storia della salvezza , che descrive l'azione di Dio, esatto contrappunto di quella umana, attraverso un centone di citazioni e allusioni bibliche.
La prima parte è il rendimento di grazie di Maria per ciò che Dio ha compiuto in Lei.
La seconda parte estende a tutti gli uomini l'azione che Dio in Lei ha compiuto, descritta con sette affermazioni.
Il canto di Maria, occasionato dalla beatitudine proclamata da Elisabetta, ha la stessa melodia delle Beatitudini. (Lc 6,20-26)

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PRIMA LETTURA
Il re d'Israele è il Signore in mezzo a te.
Dal libro del profeta Sofonia 3,14-18
Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Is 12,2-6)
R. Grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza. R.
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime. R.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Lc 1,39.44)
Alleluia, alleluia.
Beata sei tu, o Vergine Maria, che hai creduto:
in te si è adempiuta la parola del Signore.
Alleluia.

VANGELO
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.
+ Dal Vangelo secondo Luca 1,39-56
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore.

B - PENTECOSTE