DA : MARIA, STELLA DEL MATTINO di S. Giov. Paolo II "Pronunciando il Suo "fiat" Maria non diviene soltanto Madre del Cristo storico;il suo gesto la pone come Madre del Cristo totale, "Madre della Chiesa". "Dal momento del "fiat" - osserva S. Anselmo - Maria incominciò a portarci tutti nel Suo Seno" , per questo "il Natale del Capo è anche il Natale del Corpo", sentenzia S. Leone Magno. Sant'Efrem ha, per parte sua , un'espressione molto bella a questo riguardo . Maria, egli dice, è "la terra nella quale è stata seminata la Chiesa" Nel momento in cui la Vergine diventa Madre del Verbo incarnato, la Chiesa si trova costituita in modo segreto, ma germinalmente perfetto, nella sua essenza di Corpo Mistico : sono presenti, infatti, il Redentore e la prima dei redenti. D'ora innanzi l'incorporazione a Cristo implicherà un rapporto filiale non solo col Padre celeste, ma anche con Maria, Madre terrena del Figlio di Dio. - Come ogni donna ebrea, credente e pia, fedele alla tradizione religiosa di Israele, Maria ha cantato le lodi del Signore, nei pellegrinaggi annuali al tempio e nelle assemblee cultuali presso la sinagoga di Nazaret , Maria ha cantato i Salmi e gli Inni della tradizione di Israele, così come è stata partecipe della preghiera e della lode a Dio della Chiesa nascente, raccolta intorno agli Apostoli. In tal modo, si può ben dire, essa ha continuato ad elevare al Signore le espressioni di riconoscenza e di esultanza, già da Lei espresse nel Magnificat, e le ha trasmesse al nuovo popolo di Dio, che si stava formando alla luce del Vangelo. - Maria precede cronologicamente l'avvento del Verbo incarnato nel mondo, e precede noi, discepoli del verbo, dal punto di vista della santità e della fede nel verbo stesso, Figlio di Dio. Maria è "la Stella del mattino" che precede l'aurora, ed il "Sole di Giustizia", Cristo nostro Signore.
21- 5 LETTURE La prima comunità Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. Sion, madre di tutti i popoli 1 Dei figli di Core. Salmo. Canto.
Sui monti santi egli l'ha fondata; 2 il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe.
3 Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
4 Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato.
5 Si dirà di Sion: "L'uno e l'altro in essa sono nati e lui, l'Altissimo, la mantiene salda."
6 Il Signore registrerà nel libro dei popoli: »Là costui è nato».
7 E danzando canteranno: »Sono in te tutte le mie sorgenti». VANGELO Gv 19, 24- 35 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé. Agonia e morte di Gesù Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
S. FAUSTI - La Madre con le sue compagne , rappresenta chiunque dà amore.Questi è innanzittutto il Padre nei confronti del Figlio, poi Dio nei confronti dell'universo, il Figlio nei confronti dei fratelli, Gesù nei confronti del discepolo, Israele nei confronti della Chiesa , e così via fino alla più piccola delle creature : chiunque riceve amore è immagine del Figlio, amore amato. Ma di amore dato si muore e di amore ricevuto si soffoca : si vive solo quando l'amore amante è amato e l'amore amato è a sua volta amante. Questo amore corrisposto che “circola” tra Padre e Figlio è lo Spirito Santo, danza di Dio e vita di quanto esiste. Gesù, amore amato, è amante del Padre e dei fratelli : ha la pienezza dello Spirito. Ora che se ne va, per chi Lo ama e per chi è da Lui amato, è l'ora della separazione. Per questo, prima di andarsene, si prende cura di loro. Affidando il discepolo alla Madre, la Madre ha chi amare e il discepolo chi lo ama; affidando la Madre al discepolo, la Madre ha chi la ama e il discepolo ha chi amare. Così compie la Sua opera di Figlio . Comunica ai fratelli il Suo Spirito , Amore amante e amato, perfettamente corrisposto. A livello simbolico specifico, Maria di Nazareth , chiamata donna, è la sposa, l'Israele che attende lo Sposo. Ora che è venuto, diventa Madre e genera l'Uomo nuovo, il popolo messianico, la Chiesa. Inoltre Maria, in quanto Madre del Figlio e dei Suoi fratelli, è segno dell'unità realizzata dalla croce, che abbraccia insieme il popolo dell'antica e nuova Alleanza , aperta a tutti. Infine , in quanto donna, è la Sposa, la figlia di Sion, il popolo della promessa che attende il suo Signore. Ora che è venuto, gli genera il popolo messianico. Concludendo possiamo dire che Maria, oltre che figura universale di chi ama, -correlativa al discepolo, figura di chi è amato - , rappresenta Israele, donna/sposa del Signore, che diventa Madre del Messia e del Suo popolo . è insieme compimento di Israele e principio della Chiesa. Israele riconosce la Chiesa come sua figlia e la Chiesa riconosce Israele come sua madre. C'è continuità e unità tra Antica e nuova Alleanza come tra Madre e Figlio : sono “uno” nel reciproco amore.
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DA : MARIA, STELLA DEL MATTINO di S. Giov. Paolo II
"Pronunciando il Suo "fiat" Maria non diviene soltanto Madre del Cristo storico;il suo gesto la pone come Madre del Cristo totale, "Madre della Chiesa".
"Dal momento del "fiat" - osserva S. Anselmo - Maria incominciò a portarci tutti nel Suo Seno" , per questo "il Natale del Capo è anche il Natale del Corpo", sentenzia S. Leone Magno. Sant'Efrem ha, per parte sua , un'espressione molto bella a questo riguardo . Maria, egli dice, è "la terra nella quale è stata seminata la Chiesa"
Nel momento in cui la Vergine diventa Madre del Verbo incarnato, la Chiesa si trova costituita in modo segreto, ma germinalmente perfetto, nella sua essenza di Corpo Mistico : sono presenti, infatti, il Redentore e la prima dei redenti. D'ora innanzi l'incorporazione a Cristo implicherà un rapporto filiale non solo col Padre celeste, ma anche con Maria, Madre terrena del Figlio di Dio.
- Come ogni donna ebrea, credente e pia, fedele alla tradizione religiosa di Israele, Maria ha cantato le lodi del Signore, nei pellegrinaggi annuali al tempio e nelle assemblee cultuali presso la sinagoga di Nazaret , Maria ha cantato i Salmi e gli Inni della tradizione di Israele, così come è stata partecipe della preghiera e della lode a Dio della Chiesa nascente, raccolta intorno agli Apostoli.
In tal modo, si può ben dire, essa ha continuato ad elevare al Signore le espressioni di riconoscenza e di esultanza, già da Lei espresse nel Magnificat, e le ha trasmesse al nuovo popolo di Dio, che si stava formando alla luce del Vangelo.
- Maria precede cronologicamente l'avvento del Verbo incarnato nel mondo, e precede noi, discepoli del verbo, dal punto di vista della santità e della fede nel verbo stesso, Figlio di Dio.
Maria è "la Stella del mattino" che precede l'aurora, ed il "Sole di Giustizia", Cristo nostro Signore.
21- 5 LETTURE La prima comunità
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono
nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.
Sion, madre di tutti i popoli
1 Dei figli di Core. Salmo. Canto.
Sui monti santi egli l'ha fondata;
2 il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
3 Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!
4 Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
5 Si dirà di Sion:
"L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda."
6 Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
»Là costui è nato».
7 E danzando canteranno:
»Sono in te tutte le mie sorgenti».
VANGELO Gv 19, 24- 35
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Agonia e morte di Gesù
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
S. FAUSTI - La Madre con le sue compagne , rappresenta chiunque dà amore.Questi è innanzittutto il Padre nei confronti del Figlio, poi Dio nei confronti dell'universo, il Figlio nei confronti dei fratelli, Gesù nei confronti del discepolo, Israele nei confronti della Chiesa , e così via fino alla più piccola delle creature : chiunque riceve amore è immagine del Figlio, amore amato.
Ma di amore dato si muore e di amore ricevuto si soffoca : si vive solo quando l'amore amante è amato e l'amore amato è a sua volta amante.
Questo amore corrisposto che “circola” tra Padre e Figlio è lo Spirito Santo, danza di Dio e vita di quanto esiste. Gesù, amore amato, è amante del Padre e dei fratelli : ha la pienezza dello Spirito.
Ora che se ne va, per chi Lo ama e per chi è da Lui amato, è l'ora della separazione.
Per questo, prima di andarsene, si prende cura di loro.
Affidando il discepolo alla Madre, la Madre ha chi amare e il discepolo chi lo ama;
affidando la Madre al discepolo, la Madre ha chi la ama e il discepolo ha chi amare.
Così compie la Sua opera di Figlio . Comunica ai fratelli il Suo Spirito , Amore amante e amato, perfettamente corrisposto.
A livello simbolico specifico, Maria di Nazareth , chiamata donna, è la sposa, l'Israele che attende lo Sposo. Ora che è venuto, diventa Madre e genera l'Uomo nuovo, il popolo messianico, la Chiesa. Inoltre Maria, in quanto Madre del Figlio e dei Suoi fratelli, è segno dell'unità realizzata dalla croce,
che abbraccia insieme il popolo dell'antica e nuova Alleanza , aperta a tutti.
Infine , in quanto donna, è la Sposa, la figlia di Sion, il popolo della promessa che attende il suo Signore. Ora che è venuto, gli genera il popolo messianico.
Concludendo possiamo dire che Maria, oltre che figura universale di chi ama, -correlativa al discepolo, figura di chi è amato - , rappresenta Israele, donna/sposa del Signore, che diventa Madre del Messia e del Suo popolo . è insieme compimento di Israele e principio della Chiesa.
Israele riconosce la Chiesa come sua figlia e la Chiesa riconosce Israele come sua madre.
C'è continuità e unità tra Antica e nuova Alleanza come tra Madre e Figlio : sono “uno” nel reciproco amore.
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