sabato 22 settembre 2018

B - 25 DOM.T.O.


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CANTO AL VANGELO (cf. 2Ts 2,14)
R. Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante i Vangelo,
per entrare in possesso della gloria del Signore Gesù Cristo.
R. Alleluia.

VANGELO
Il Figlio dell'uomo viene consegnato... Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
+ Dal Vangelo secondo Marco 9,30-37
In quel tempo, Gesù e i discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà". Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafarnao. Quando fu in casa, chiese loro: "Di che cosa stavate discutendo per la strada?". Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.
Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: "Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti". E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: "Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato".
Parola del Signore.

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FAUSTI – Gesù si siede, nella posizione del Maestro che insegna. Ora chiama i Dodici per mostrare la loro vera identità, che dovranno vivere e annunciare. Si può dire che qui Gesù dà la Nuova Legge, la Sua Legge. “Se uno vuol essere primo, sia ultimo di tutti e servo di tutti”,è una definizione di Gesù, che è il primo in quanto ultimo di tutti e servo di tutti.
Diventa la norma fondamentale del nuovo popolo. Il primato dell'amore soppianta quello dell'egoismo. La libertà, che ci rende simili a Dio, è farci per amore schiavi gli uni degli altri.
Così inizia l'istruzione che segue la seconda predizione della Passione . Si concluderà con l'affermazione analoga .”Molti dei primi saranno ultimi e degli ultimi i primi”.Infatti il Figlio dell'uomo è venuto per servire e dare la vita per tutti.
La minorità e il servizio sono il segno dello Spirito di Cristo.
Egli offre ai Suoi discepoli questo criterio di realizzazione come guarigione dalla sete di protagonismo, principio di distruzione.
Lui, ultimo e servo di tutti , si identifica con il bambino
Il bambino è bisogno di accoglienza, amore e rispetto assoluto.
Ma questo è il bisogno che ha ogni uomo per essere felice.
Dio stesso , di Sua natura, è pura accoglienza, donata e ricevuta, amore reciproco tra Padre e Figlio.
Il Nome di Gesù, il Figlio, è l'unico luogo di Verità dell'uomo, che in Lui è se stesso, cioè figlio.
Per questo in nessun altro c'è salvezza.
Agire nel Suo Nome è principio di Comunione e di Vita.
Agire nel proprio nome – personale o collettivo – è principio di disgregazione e di morte.
Senza amore si può anche servire, per semplice auto affermazione o per senso di colpa.
Ma non si può accogliere.
Accogliere è rinnegare se stessi e affermare l'altro, rimpicciolirsi per lasciargli spazio, lasciarsi invadere e prendere senza invaderlo e prenderlo. E' la realtà stessa del Dio Amore , la cui Vita è la reciproca accoglienza tra Padre e Figlio.
Accogliere il piccolo nel nome del Figlio è accogliere lo stesso Padre : si entra nel Mistero della Trinità.

B - PENTECOSTE