sabato 8 settembre 2018

B - 23 DOM.T.O.


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S. FAUSTI - “Effathà, cioè : Apriti”, dice Gesù al sordomuto. E l'orecchio chiuso si apre all'ascolto della sua voce, la lingua legata si scioglie per dire la parola che salva.
Dio è invisibile. Ogni immagine che di lui ci facciamo è un idolo.
L'unico suo vero volto è quello del Figlio che lo ascolta.
La parola distingue l'uomo dagli animali. Egli non appartiene a una specie determinata, ma determina la sua specie secondo ciò che ascolta.
Infatti di sua natura, non è ciò che è, ma ciò che diviene;
e diviene la parola a cui presta orecchio e dà risposta.
Dio è parola, comunicazione e dono di sé.
L'uomo è innanzitutto orecchio e poi lingua. Ascoltandolo è in grado di rispondergli : entra in dialogo con lui e diventa suo partner , unito a lui e simile a lui.
La religione ebraico cristiana , anche se ama il Libro, non è un feticismo della lettera.
E' la religione della parola e dell'ascolto, cioè della comunione con chi parla.
Per questo essere sordomuti è il massimo male. Nel brano precedente la donna ha “ascoltato “ Gesù,
e ha “detto” la parola che salva. I discepoli invece hanno orecchi e ancora non intendono. Hanno il cuore duro incapace di capire il pane e di professare. “E' il Signore!”.
E' il penultimo miracolo della prima parte del vangelo e il terz'ultimo in assoluto. Seguono solo due guarigioni della cecità. Prima c'è l'ascolto della parola, poi l'illuminazione della fede.
Chi rimane sordo, non può vedere. Solo il cuore può udire la verità di ciò che si vede.
Come tutti i miracoli, anche questo, ancor più esplicitamente degli altri, significa quanto il Signore vuole operare in ogni ascoltatore. Noi tutti siamo sordi, selettivi alla sua parola.
Essendo creature, come diamo solo ciò che riceviamo, così diciamo solo ciò che abbiamo udito.
Gesù è il medico, venuto a ridarci capacità di ascolto e di dialogo con lui...
Il segreto messianico si va sciogliendo, perchè il suo pane ci mette ormai, in modo inequivocabile, di fronte alla sua verità. Ma nessuno più la intende né vede. A lui non resta che guarire la nostra sordità e cecità riconosciute.
In questo racconto vediamo anche le tappe del nostro itinerario di fede.
Ciascuno è chiamato a ripercorrere personalmente con Gesù lo stesso cammino del popolo d'Israele,raffigurato in questo sordo farfugliante.
Gesù è proclamato come colui che “ha fatto belle tutte le cose : fa udire i sordi e fa parlare i muti”.
La seconda affermazione lo riconosce palesemente come il messia salvatore, mentre la prima lo riconosce velatamente come il Dio creatore, che fece tutto e vide che era bello.
Il discepolo, come tutti, è divoratore di tante chiacchiere, ma sordo e inespressivo davanti alla Parola che lo fa uomo.
Gesù lo guarisce perchè possa far parte di quel popolo che sente e risponde a Colui che gli dice :
“ Ascolta, Israele..” ( Dt 6,4)

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PRIMA LETTURA
Si schiuderanno gli orecchi dei sordi, griderà di gioia la lingua del muto.
Dal libro del profeta Isaia 35,4-7a
Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi". Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d'acqua.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 145)
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati,
il Signore libera i prigionieri. R.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

SECONDA LETTURA
Dio non ha forse scelto i poveri per farli eredi del Regno?
Dalla lettera di san Giacomo apostolo 2,1-5
Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: "Tu siediti qui comodamente", e al povero dite: "Tu mettiti là in piedi", oppure: "Siediti qui ai piedi del mio sgabello", non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno promesso a quelli che lo amano?
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 4,23)
R. Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
R. Alleluia.

VANGELO
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
+ Dal Vangelo secondo Marco 7,31-37
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidóne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto, e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: "Effatà", cioè: "Apriti!". E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!".
Parola del Signore.

B - PENTECOSTE