venerdì 17 agosto 2018

B - 20 DOM.T.O.


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FAUSTI – Giovanni, secondo lo stile che gli è proprio, non racconta l'istituzione dell'Eucaristia, preferisce invece farne comprendere il mistero profondo, esplicitando ciò che gli altri Vangeli lasciano implicito. Mangiare infatti è assumere, mettere dentro e assimilare cibo.
Credere in Gesù, aderire a Lui ed amarlo, qui è chiamato “mangiare”.
L'uomo diventa ciò che mangia, o meglio, ciò che ama.
Il Figlio di Dio ci ha amati fino a essere divorato dal Suo Amore per noi e diventare Figlio dell'uomo innalzato ; noi, amando e mangiando Lui, diventiamo figli di Dio.
Il testo ha due livelli di lettura. E' sempre possibile una seconda lettura , perchè ogni Parola dice altro, e , alla fine, dice l'Altro. Questo vale segnatamente per il Vangelo di Giovanni che ,invece di raccontare la Trasfigurazione, ne fa la lente attraverso cui guardare tutto il resto.
Osserva infatti con l'occhio e il cuore nuovo di chi ama, che in ogni cosa vede il Volto dell'Amato .
Questa visione, lungi dall'essere visionaria, è la più reale di tutte,perché è fatta alla luce di Colui che è Luce e Vita di quanto esiste.
Il primo livello di lettura è comprensibile anche per gli ascoltatori di Gesù.
Affermando che Lui è il Pane di Vita e che la Sua Carne è la vera manna del Nuovo Esodo, Gesù si attribuisce le prerogative della Parola.
Si rivela così come il compimento di ciò che l'Esodo e l'Alleanza, e ancor prima la Creazione, significano : il disegno di Dio di comunicare la Sua Vita all'uomo.
Mangiare e assimilare Lui, Figlio amato dal Padre che ama i fratelli, è la Nuova Legge.
Per questo chi non accetta Lui, non compie le opere di Dio e non riceve la Vita.
Il secondo livello di lettura è trasparente al lettore cristiano : si tratta di una vera e propria omelia sull'Eucaristia.
La Sua Carne non è metaforica : è realmente il Suo Corpo dato per noi.
Chi mangia la Sua Carne, Pane Vero, e si alimenta di Lui, riceve il dono supremo di Dio : Il Corpo e il Sangue del Figlio, che lo mette in Comunione di Vita con Lui e con il Padre.
Il Figlio amato e inviato ai fratelli, è tutto “dal” e “del” Padre : vive grazie a Lui, di Lui e per Lui.
Egli è venuto a comunicarci , come nostra Vita, questa Sua relazione con Lui , che è la Sua Essenza di Figlio.

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XX Domenica del Tempo Ordinario

Libro de Proverbi 9,1-6.
La Sapienza si è costruita la casa, ha intagliato le sue sette colonne.
Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino e ha imbandito la tavola.
Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città:
Chi è inesperto accorra qui!. A chi è privo di senno essa dice:
Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato.
Abbandonate la stoltezza e vivrete, andate diritti per la via dell'intelligenza".

Salmi 34(33),2-3.10-11.12-13.14-15.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

Venite, figli, ascoltatemi;
v'insegnerò il timore del Signore.
C'è qualcuno che desidera la vita
e brama lunghi giorni per gustare il bene?

Preserva la lingua dal male,
le labbra da parole bugiarde.
Stà lontano dal male e fà il bene,
cerca la pace e perseguila.


Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 5,15-20.
Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi;
profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi.
Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio.
E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito,
intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore,
rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,51-58.
In quel tempo, Gesù disse alla folla dei Giudei: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».





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