venerdì 10 agosto 2018

B - 19 DOM.T.O.


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FAUSTI - Gesù è uomo, come può essere di origine divina? Come mai chiama Dio : "Padre mio" e promette agli uomini la vita di Dio?Come può un uomo farsi uguale a Dio? E' il mistero di Gesù.
Egli è carne, come tutti noi.
Però è la Parola , diventata carne, il Figlio di Dio che si è fatto Figlio dell'uomo, scandalo inevitabile perché ogni figlio d'uomo diventi figlio di Dio. Gesù ribadisce che accogliere Lui è dono del Padre, la sua opera per eccellenza .
Egli attira ogni uomo al Figlio perchè diventi figlio.
Quest'attrazione del Padre, anche se misteriosa,è innata nell'uomo, proprio perchè suo figlio:
si esprime nelle molteplici richieste di senso che ciascuno si pone. Tutti siamo istruiti direttamente da Dio, discepoli della voce interiore che testimonia la Parola, luce vera che illumina ogni uomo.
Siamo "teodidatti" ,ammaestrati da Dio, Egli agisce nel cuore di ogni uomo attirandolo verso la luce e la vita, verso il Figlio nel quale si dona a noi come Padre.
Se prima c'era la legge, scritta su tavole di pietra, ora Dio stesso scrive nei nostri cuori la sua Parola, mettendo in noi un cuore nuovo, pieno del suo amore.
Il pane richiama la Parola di Dio,principio di vita.
Il vero pane è Gesù, Parola diventata carne.
La manna è il cibo dell'Esodo . I"vostri padri" ne mangiarono, ma non giunsero alla terra promessa.(Sl 95,8); fallirono nel cammino e non ottennero la vita eterna, perchè non ascoltarono il Signore .
La manna venne dal cielo, ma solo nel passato ; inoltre chi ne mangiò non ottenne la vita.
Il Pane di cui Gesù parla invece"scende"ora dal cielo, al presente, e chi ne mangia,
non muore.  Si passa dal Pane, che richiama il dono della manna, alla Carne, che richiama il sacrificio dell'Agnello. Sono allusioni all'Esodo e alla Pasqua.
Il Pane che Gesù darà, quando sarà giunta la Sua ora, è la Sua Carne : il Suo Corpo dato per noi.
E' un preannuncio della Passione e del suo frutto.
Gesù è l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, diventando, nel suo sacrificio, sorgente di vita e di benedizione per tutti.
La carne di Gesù, la sua umanità offerta sulla croce come dono totale di amore, è
l'Epifania di quel Dio che mai nessuno ha visto.
In Lui la Parola è diventata Carne perché la carne stessa diventi Parola, racconto di Dio, presenza del Suo Spirito che anima il mondo.

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XIX Domenica del Tempo Ordinario

Primo libro dei Re 19,4-8.
In quei giorni, Elia si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri".
Si coricò e si addormentò sotto il ginepro. Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!".
Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi.
Venne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino".
Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.

Salmi 34(33),2-3.4-5.6-7.8-9.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.


Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4,30-32.5,1-2.
Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione.
Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità.
Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi,
e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,41-51.
In quel tempo, i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».
E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi.
Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.
Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita.
I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti;
questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

B - PENTECOSTE