giovedì 1 ottobre 2015

B - 27 DOM.T.O.


2 commenti:

immagini,omelie e preghiere ha detto...

Om.D.D. Dio dice:” Non è bene che l'uomo sia solo” (Gen.2,18 -24)L'uomo vocazionalmente è chiamato alla relazione, al rapporto. La solitudine non è una cosa buona. Allora Dio pensa a un aiuto che sia simile, corrispondente all'uomo. Ed ecco allora il modo poetico di descrivere la verità.
Dio che diventa un chirurgo e trae dalla costola dell'uomo la donna.
La creazione della donna e il grido di gioia dell'uomo stanno proprio a dire tanto l'idea di eguaglianza quanto l'idea di completamento.
L'uomo e la donna sono un reciproco dono. E' così che li vede Dio ma quanta fatica portare avanti questo discorso, a leggere l'uomo e la donna come reciproco dono.
Gesù viene interpellato come fosse un giurista :”E' lecito il divorzio, Signore? Mosè lo ha permesso”. Se dici di sì, dimostri di essere una persona civile che sceglie il male minore, anche attraverso tutte le separazioni consensuali che non fanno soffrire le persone ; a volte questo sembra il male minore.
Ma se dici di no, appartieni al mondo delle favole che si raccontano ai bambini.
E' lecito il divorzio? Gesù non si è incarnato, non è giunto tra noi per fare l'avvocato, con tutto il rispetto per gli avvocati presenti, qualor ce ne fossero, nemmeno è venuto a fare l'avvocato della Sacra Rota, una specie di giudice di pace come se Gesù dovesse difendere gli interessi di Dio.
Ci mancherebbe. Gesù è venuto a salvare l'uomo.
E ancora una volta dobbiamo ribadire che salvezza e felicità sono la stessa cosa.
Salvezza e realizzazione dell'umano si identificano.
Gesù è venuto per la nostra felicità e quindi è venuto per guarire la nostra durezza di cuore.
E allora lui dice quella parola centrale che tocca il contesto coniugale, certo, ma che va ben oltre nel suo significato pieno e profondo,perchè coinvolge ogni creatura umana.
Coinvolge me che non sono sposato, coinvolge il single, coinvolge il monaco e la persona sposata.
Questa parola è quella che noi abbiamo udito :” L'uomo non separi ciò che Dio ha congiunto”.
Ancora una volta dobbiamo essere molto attenti, amici.
Attraverso Gesù giunge dall'intima vita di Dio, dall'intera vita trinitaria, l'unica parola sicura e vera su quella realtà di cui nessuna creatura umana può fare a meno e che è la realtà dell'amore.
L'uomo ha bisogno d'amore e nel contempo resta profondamente ignorante nei suoi confronti anche se non vuole ammetterlo.
Apro una parentesi e poi la chiudo. Noi non abbiamo nessuna difficoltà ad ammettere che Gesù è buono, è misericordioso, perdona sempre, accoglie tutti, ma siamo anche disposti ad ammettere che Gesù ha nei confronti della nostra intelligenza una superiorità intellettuale?
Signore, io leggo il tuo Vangelo e so e ammetto che tu sei più intelligente di me.
-Signore, tu sei più intelligente di me. -
E' una bella professione di fede pratica, ma non siamo sempre d'accordo su questo.
Ma di fronte a Gesù bisogna farla questa affermazione.
Questo per dire che noi tante volte perdiamo per la strada la consapevolezza che se Dio è carità, Padre, Figlio e Spirito che si amano dall'eternità, allora l'unico in grado di trasmettere con assoluta competenza la conoscenza dell'amore è proprio lui.
Quel “L'uomo non separi ciò che Dio ha congiunto” giunge a noi dall'intima vita di Dio che in sé non conosce nessuna separazione.
E questa parola diventa regola di vita per tutti noi.
Questo tocca il matrimonio, ma tocca anche , come vi dicevo prima, l'intera vita umana.
Il peccato è una realtà divisoria che fa capo al divisore..Facciamo, disfacciamo, provocandoci tante infelicità e sofferenze perchè continuiamo,amici miei, a separare ciò che Dio ha congiunto.
Si divorzia da Dio? E come non ammetterlo, si divorzia da Dio. Si divorzia dal prossimo, si divorzia dalla propria vocazione.
In ogni confessione, in ogni Messa, noi andiamo dal Signore come dei separati che hanno bisogno sempre di essere ricongiunti e devono essere sanati dalla durezza di cuore.

immagini,omelie e preghiere ha detto...

2...D.D.Siamo ancora tutti un po' malati di durezza di cuore.
All'interno di questo discorso, certo, il Vangelo parla di matrimonio.
Ma stando al discorso di prima non facciamo fatica a capire che staccato dall'amore di Dio, staccato da quella verità fondamentale che l'uomo non può separare ciò che Dio ha congiunto, questo matrimonio staccato dalla sua sorgente, pensate a un fiume staccato dalla sua sorgente, il letto del fiume viene quasi subito secco, non c'è più vita.
Non facciamo fatica allora a capire che staccato dall'amore di Dio, la sua parola di verità, il matrimonio diventi una realtà insopportabile, tante volte tragica, non poche volte invivibile.
La nostra tragedia epocale che non riguarda solo il matrimonio, ma ripeto lo tocca nel senso che è una realtà unica, si chiama separazione.
E' la nostra tragedia epocale sapete, separaci, dividerci.
Come può reggere un matrimonio staccato da questa sorgente?
Voi capite allora che c'è tutta una letteratura in merito che è vastissima, quando si afferma che il matrimonio è la tomba dell'amore. Ah, lo credo , se stacchi il matrimonio dalla sua sorgente, certo che diventa la tomba dell'amore. Oppure si dice: nulla richiede tanta finzione, tanta ipocrisia, come un matrimonio che si dice felice. Eh, lo credo, staccato da quella sorgente che è l'amore di Dio, il matrimonio cosa diventa? Diventa una tragica comica, diventa qualcosa diinsostenibile, diventa qualcosa che puoi reggere qualche anno e poi dopo a un certo punto cerchi altrove di dissetare la tua sete, la tua fame. Allora, creatura, se vuoi essere contenta, se vuoi trovare sempre te stessa, se vuoi non perderti nel labirinto della vita, ma realizzare una vita bella, non separare ciò che Dio ha congiunto, e ha congiunto tra noi e con sé.
Beninteso amici, con tutto il rispetto, con tutta l'attenzione che oggi dobbiamo avere più che mai per tutte le strade interrotte, per tutti i sentieri sbarrati, per chi nel campo degli affetti è in situazione fallimentare, dobbiamo imparare da Gesù.
Egli ha detto una parola perentoria sull'amore. “L'uomo non può separare ciò che Dio ha congiunto”. Perchè se lo separa diventa una creatura perduta.

Subito dopo aver detto questa parola perentoria di verità sull'amore, che fa Gesù?
Gesù abbraccia i bambini.
Gesù abbraccia chi non conta, chi vale poco, chi è ai margini.
Verità e abbraccio, questo è Gesù.
Ma questo è anche il cristiano, verità e abbraccio.
Non posso rinunciare a dirti che se tu separi ciò che Dio ha congiunto, tu vai verso il fallimento.
E questo si regge soltanto quando tu sei unito al Signore, a Dio che conosce l'amore meglio di te.
Ma non posso fare a meno di abbracciarti se tu sei in situazione disagiata, se tu sei un diverso, se tu hai strade diverse da quelle che Gesù ti propone , almeno per il momento.
Verità e abbraccio, verità e misericordia.
E' molto bello questo Gesù che dice quella parola,direi che non si può superare, e subito dopo abbraccia i bambini.
“Non separare ciò che Dio ha congiunto”. E noi come rispondiamo?
In questa settimana cosa abbiamo separato che Dio voleva che stesse insieme? Perchè questo è il discorso. L'ho detto prima, monaco, single o sposato.
Discorso che ci interessa, a cui dobbiamo rispondere con molta responsabilità.
Noi Signore faremo di tutto per non separare ciò che tu hai congiunto, esattamente come tu vedi la vita e come la vivi in Te stesso.
Ve lo vedete voi, Padre, Figlio, Spirito Santo separati? Io proprio no.

B - 6 DOMENICA DI PASQUA