Om. D.D. Preghiamo questa domenica per tutti i missionari del mondo. Proviamo per un attimo a metterci di fronte alla richiesta che Giacomo e Giovanni hanno rivolto a Gesù. Arriva qualcuno e viene a dirci : io voglio che tu faccia per me quello che ti chiederò.La prima cosa benevola che potrebbe venirci in mente è : l'erba voglio sta soltanto nel giardino del re. Quindi , amico, calmati. Avvertiamo subito che questa richiesta non soltanto contiene delle pretese, ma contiene anche non poca arroganza. Io voglio che tu faccia quello che ti chiederò.Sei un mafioso? Sono obbligato? Sono sotto ricatto? Questa richiesta è indisponente. Comunque Giacomo e Giovanni pongono questa domanda a Gesù, e la pongono subitodopo che Gesù ha detto loro che sta andando a Gerusalemme dove sarà consegnato, flagellato, ucciso, ma che poi risorgerà. Cosa avranno capito i dodici, in modo particolare Giacomo e Giovanni?Ma allora, siamo a posto, se tu risorgi,pazienza se devi soffrire un po', la nostra domanda è più che legittima. Vogliamo che tu faccia per noi quello che ti stiamo chiedendo. Vedete, Giacomo e Giovanni, avevano imparato a memoria il Padre Nostro, come noi. “ Padre Nostro , che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome” Ma che c'entra tutto questo con i loro interessi?Niente. Che c'entra il Padre Nostro, quello che noi preghiamo tutti i giorni, con la nostra vita?Speriamo qualcosa, almeno per me. Spaccatura completa tra fede e vita, tra preghiera e vita. Tra preghiera e propri affari e i propri interessi. Spaccatura totale, qui siamo proprio su una posizione rovesciata. Però pensiamoci per un attimo. Tutti, io compreso. Gesù resta calmo. La calma di Dio, la calma dei Santi. Di fronte alle nostre assurde pretese umane, Gesù fa soltanto anche lui una domanda e chiede : “ Cosa volete che io faccia per voi?” Qui i due scoprono le carte, le intenzioni del loro cuore: “ Concedici di sedere nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”.Salvo poi che i due fratelli avrebbero litigato su chi stare alla sua destra.Tant'è, chiedono i posti che contano. Gli amici che vanno dal capo, chiedono poltrone, chiedono posti di prestigio, chiedono avanzamenti di carriera, chiedono ministeri. In definitiva, che cosa chiedono? Chiedono soldi.Formidabile. Sembra non di vivere duemila anni fa, ma proprio adesso, ottobre... Il potere logora chi non ce l'ha, e va distribuito all'interno di una complicità omertosa che non finisce mai, perchè poi arrivano i parenti, gli amici dei parenti, e la coda si allunga a dismisura e non finisce mai. Che vergogna! Quanti battezzati e credenti ragionano così. Gesù continua a vivere la calma di Dio, la calma dei Santi . ”Voi non sapete quello che chiedete”dice. Bisogna educare questi amici che sembrano plagiati da quello che vedono, da quello che sentono. Plagiati da quello che non hanno. Loro sono nati per comandare, per possedere. Sono plagiati dalla mondanità.E tutti lo possiamo essere...(continua)
Gesù dice .”Con la vostra richiesta, potete seguirmi nel martirio? Potete bere il calice?” Essere battezzati nella grande testimonianza cristiana? Loro dicono : “Lo possiamo”. Possiamo tutto, ma tu intanto esaudisci la nostra richiesta. E qui Gesù sembra diventare pensoso : è vero , mi seguirete, berrete il calice, sarete battezzati nel sangue. E Giacomo, uno dei due che fa questa richiesta assurda, sarà il primo dei due a morire martire. Ma Gesù dice : tutto il resto non dipende da me. Io non sono stato mandato per coronare i vostri sogni di gloria, perchè Dio la pensa diverso. E gli altri dieci protestano. Protestano per la paura di essere tagliati fuori dalla torta. Quanta invidia nel mondo, quanta gelosia nel mondo, piccola o grande che sia. Paura di non avere quello che gli altri hanno. Paura di rimetterci qualcosa. Invidia, gelosia, superbia, orgoglio. I dieci protestano e noi? Ci darai pure un ministero , Signore, nel tuo regno? Abbiamo lasciato tutto per seguirti, te l'abbiamo detto domenica scorsa. E mentre tutti protestano, Gesù coglie l'occasione per una breve catechesi sulla vita cristiana. Sulla mia e sulla vostra. Gesù spiega cosa voglia dire in concreto essere battezzati, cosa vuol dire far la Comunione ancora una volta questa sera in questa Eucaristia. Gesù con questa piccola catechesi ci fa capire cosa significa aver fede al di là delle parole .Catechesi quanto mai attuale per la nostra vita personale e per la nostra storia contemporanea. Mentre questi dodici protestano in cerca della loro gloria personale, Gesù dice : “Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono”. Signore, quanto hai ragione. “ Ma tra voi”, dice Gesù, “deve essere diverso; chi vuole essere grande, deve accettare di essere servo”.” E chi vuol essere il primo, tra voi” perchè il primo è importante che ci sia, dappertutto ci deve essere il primo, “deve accettare di essere schiavo di tutti”come vedete che Dio sta facendo nei vostri confronti. Non t'accorgi, cristiano, che Dio si è trasformato nel tuo “tappetino”su cui tu puoi camminare, fare quello che vuoi?. Dio servo, Dio schiavo, Dio piccolo. Qui c'è davvero un cambio di personalità che dobbiamo chiedere per tutti noi. “Io sono stato crocifisso con Cristo”, dice Paolo”Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Noi usciremo da questa Eucaristia crocifissi con Cristo. Abbiamo accettato di venire qui per questo , mica per altro. Già, diventare servi, diventare schiavi di tutti se si entra in questa logica, l'unica logica che Dio possa riconoscere. Non ce n'è un'altra. In Paradiso, S. Paolo non ci chiederà che caffè abbiamo bevuto, ci chiederà la tessera di riconoscimento. Questa tessera, ce l'hai ? la tessera d'identità, ce l'hai?. Se si entra in questa logica, l'unica che Dio può accettare, allora si può diventare grandi. Grandi in famiglia, grandi con le persone che incontriamo, grandi nella società, grandi nelle imprese, grandi nella vita politica. Certo. Si diventa grandi e importanti ma nella maniera di Dio. Noi dobbiamo imparare a diventare servi e schiavi di tutti. Abbiamo ancora dei percorsi da fare, specialmente con quelle persone più indigeste. Tutto sommato fare i servi e gli schiavi delle persone a cui vogliamo bene, si può. Ma esserlo di tutti, qualche passettino lo possiamo fare.Via l'orgoglio, via la superbia, via le ambizioni, via le gelosie, via le rivalità ,via le invidie. Non ne possiamo più. Gesù ci propone una cultura diversa in cui personalità diverse intervengono in concreto nella storia. E siamo noi cristiani. Povera gente fin che volete, ma usciremo da questa Eucaristia ancora una volta crocifissi con Cristo. Un giorno il Signore ci chiederà conto di questa Eucaristia che insieme abbiamo celebrato.
2 commenti:
Om. D.D. Preghiamo questa domenica per tutti i missionari del mondo.
Proviamo per un attimo a metterci di fronte alla richiesta che Giacomo e Giovanni hanno rivolto a Gesù.
Arriva qualcuno e viene a dirci : io voglio che tu faccia per me quello che ti chiederò.La prima cosa benevola che potrebbe venirci in mente è : l'erba voglio sta soltanto nel giardino del re. Quindi , amico, calmati. Avvertiamo subito che questa richiesta non soltanto contiene delle pretese, ma contiene anche non poca arroganza.
Io voglio che tu faccia quello che ti chiederò.Sei un mafioso? Sono obbligato? Sono sotto ricatto? Questa richiesta è indisponente.
Comunque Giacomo e Giovanni pongono questa domanda a Gesù, e la pongono subitodopo che Gesù ha detto loro che sta andando a Gerusalemme dove sarà consegnato, flagellato, ucciso, ma che poi risorgerà.
Cosa avranno capito i dodici, in modo particolare Giacomo e Giovanni?Ma allora, siamo a posto, se tu risorgi,pazienza se devi soffrire un po', la nostra domanda è più che legittima. Vogliamo che tu faccia per noi quello che ti stiamo chiedendo.
Vedete, Giacomo e Giovanni, avevano imparato a memoria il Padre Nostro, come noi. “ Padre Nostro , che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome” Ma che c'entra tutto questo con i loro interessi?Niente. Che c'entra il Padre Nostro, quello che noi preghiamo tutti i giorni, con la nostra vita?Speriamo qualcosa, almeno per me.
Spaccatura completa tra fede e vita, tra preghiera e vita.
Tra preghiera e propri affari e i propri interessi.
Spaccatura totale, qui siamo proprio su una posizione rovesciata.
Però pensiamoci per un attimo. Tutti, io compreso.
Gesù resta calmo. La calma di Dio, la calma dei Santi.
Di fronte alle nostre assurde pretese umane, Gesù fa soltanto anche lui una domanda e chiede : “ Cosa volete che io faccia per voi?”
Qui i due scoprono le carte, le intenzioni del loro cuore: “ Concedici di sedere nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”.Salvo poi che i due fratelli avrebbero litigato su chi stare alla sua destra.Tant'è, chiedono i posti che contano.
Gli amici che vanno dal capo, chiedono poltrone, chiedono posti di prestigio, chiedono avanzamenti di carriera, chiedono ministeri.
In definitiva, che cosa chiedono? Chiedono soldi.Formidabile. Sembra non di vivere duemila anni fa, ma proprio adesso, ottobre...
Il potere logora chi non ce l'ha, e va distribuito all'interno di una complicità omertosa che non finisce mai, perchè poi arrivano i parenti, gli amici dei parenti, e la coda si allunga a dismisura e non finisce mai.
Che vergogna! Quanti battezzati e credenti ragionano così.
Gesù continua a vivere la calma di Dio, la calma dei Santi .
”Voi non sapete quello che chiedete”dice. Bisogna educare questi amici che sembrano plagiati da quello che vedono, da quello che sentono. Plagiati da quello che non hanno. Loro sono nati per comandare, per possedere. Sono plagiati dalla mondanità.E tutti lo possiamo essere...(continua)
Gesù dice .”Con la vostra richiesta, potete seguirmi nel martirio? Potete bere il calice?” Essere battezzati nella grande testimonianza cristiana? Loro dicono : “Lo possiamo”. Possiamo tutto, ma tu intanto esaudisci la nostra richiesta.
E qui Gesù sembra diventare pensoso : è vero , mi seguirete, berrete il calice, sarete battezzati nel sangue.
E Giacomo, uno dei due che fa questa richiesta assurda, sarà il primo dei due a morire martire.
Ma Gesù dice : tutto il resto non dipende da me. Io non sono stato mandato per coronare i vostri sogni di gloria, perchè Dio la pensa diverso. E gli altri dieci protestano. Protestano per la paura di essere tagliati fuori dalla torta.
Quanta invidia nel mondo, quanta gelosia nel mondo, piccola o grande che sia. Paura di non avere quello che gli altri hanno. Paura di rimetterci qualcosa. Invidia, gelosia, superbia, orgoglio. I dieci protestano e noi?
Ci darai pure un ministero , Signore, nel tuo regno?
Abbiamo lasciato tutto per seguirti, te l'abbiamo detto domenica scorsa.
E mentre tutti protestano, Gesù coglie l'occasione per una breve catechesi sulla vita cristiana. Sulla mia e sulla vostra. Gesù spiega cosa voglia dire in concreto essere battezzati, cosa vuol dire far la Comunione ancora una volta questa sera in questa Eucaristia.
Gesù con questa piccola catechesi ci fa capire cosa significa aver fede al di là delle parole
.Catechesi quanto mai attuale per la nostra vita personale e per la nostra storia contemporanea.
Mentre questi dodici protestano in cerca della loro gloria personale, Gesù dice : “Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono”.
Signore, quanto hai ragione. “ Ma tra voi”, dice Gesù, “deve essere diverso; chi vuole essere grande, deve accettare di essere servo”.” E chi vuol essere il primo, tra voi” perchè il primo è importante che ci sia, dappertutto ci deve essere il primo, “deve accettare di essere schiavo di tutti”come vedete che Dio sta facendo nei vostri confronti.
Non t'accorgi, cristiano, che Dio si è trasformato nel tuo “tappetino”su cui tu puoi camminare, fare quello che vuoi?.
Dio servo, Dio schiavo, Dio piccolo.
Qui c'è davvero un cambio di personalità che dobbiamo chiedere per tutti noi.
“Io sono stato crocifisso con Cristo”, dice Paolo”Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.
Noi usciremo da questa Eucaristia crocifissi con Cristo.
Abbiamo accettato di venire qui per questo , mica per altro.
Già, diventare servi, diventare schiavi di tutti se si entra in questa logica, l'unica logica che Dio possa riconoscere.
Non ce n'è un'altra.
In Paradiso, S. Paolo non ci chiederà che caffè abbiamo bevuto, ci chiederà la tessera di riconoscimento.
Questa tessera, ce l'hai ? la tessera d'identità, ce l'hai?. Se si entra in questa logica, l'unica che Dio può accettare, allora si può diventare grandi.
Grandi in famiglia, grandi con le persone che incontriamo, grandi nella società, grandi nelle imprese, grandi nella vita politica.
Certo. Si diventa grandi e importanti ma nella maniera di Dio.
Noi dobbiamo imparare a diventare servi e schiavi di tutti.
Abbiamo ancora dei percorsi da fare, specialmente con quelle persone più indigeste.
Tutto sommato fare i servi e gli schiavi delle persone a cui vogliamo bene, si può.
Ma esserlo di tutti, qualche passettino lo possiamo fare.Via l'orgoglio, via la superbia, via le ambizioni, via le gelosie, via le rivalità ,via le invidie. Non ne possiamo più.
Gesù ci propone una cultura diversa in cui personalità diverse intervengono in concreto nella storia.
E siamo noi cristiani. Povera gente fin che volete, ma usciremo da questa Eucaristia ancora una volta crocifissi con Cristo.
Un giorno il Signore ci chiederà conto di questa Eucaristia che insieme abbiamo celebrato.
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