Om. D.D. - Ecco Gesù di fronte a questa persona che l'evangelista marco definisce “un tale”. Questo tale , nel vangelo proclamato, è una persona molto religiosa, praticante. Inoltre era una persona benestante e agiata. A questa persona non mancava proprio niente, a posto in coscienza, con sicurezza economica. Ma perchè va da Gesù? Non poteva starsene dov'era? Se ne stava tranquillo, dopo tutto. Guardate, perchè nella nostra vita sembra esserci sempre il desiderio di qualcosa di più. Eh, sì, quello che hai, quello che fai, sembra non bastare mai Siamo sempre assetati di novità. Perchè in una via c'era la coda , tutti in attesa che un negozio multimediale aprisse i battenti? Perchè certi sport estremi in qualche modo attirano? Sono esempi. Inutile denunciare il consumismo, inutile denunciare la moda, insomma qui siamo di fronte a delle attese umane che vanno guardate in faccia. Capire da dove arriva questo permanente bisogno di novità. Queste attese devono essere in qualche modo intercettate. Quel tale religioso, praticante, benestante, annusa che gesù sembra portare delle novità. Gesù è diverso. Questo tale chiede : “Maestro , cosa devo fare” non solo per non fallire nella vita, ma per trovare finalmente qualcosa per cui vale la pena di vivere. Gesù rimanda quel tale ai comandamenti :”non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non essere falso, onora i genitori”.Sono i passi fondamentali per una vita buona. E tutto questo poteva finire qui. Invece quel tale afferma che li sta da sempre osservando. Amici miei, qui siamo di fronte a un classico . - ma guardi, padre, cerco di andare a messa tutte le domeniche. Al mattino cerco quasi sempre di pregare. Alla sera no, perchè sono un po' stanco. Se posso cerco di dare una mano al prossimo. Alla famiglia cerco di non lasciare mancare niente. Padre, più di così! -. Qui scatta immediatamente la domanda : ma tutto questo ti fa contento? … -Padre, che domanda. Ma come si fa ad essere contenti? Insomma , sì, qualche volta -. Già, vai a Messa, cerchi di pregare un po', di dare una mano al prossimo, di non far mancare nulla alla famiglia, di essere serio professionalmente, ma ti manca qualcosa in più, perchè se ti viene chiesto, ma tutto questo ti fa contento, tu non sai più rispondere. Guardate che è una domanda importante. L'essere qui adesso, ci fa essere contenti? Io rispondo per me, non mi permetterei mai di rispondere a nome vostro. Gesù a questo punto quel qualcosa in più a quel tale glielo regala. “ Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò”. Ecco, amico, quello che aspettavi. E chi non è in attesa di un amore che riempia la vita per sempre? Poi l'invito di Gesù : “ Va, vendi quello che hai, dallo ai poveri, e poi vieni e seguimi”. Questo invito di Gesù sembra che abbia il sapore dell'impraticabilità. Nessuno di noi, io compreso, è in grado di onorare questa proposta del Signore. I discepoli hanno ragione : “Chi si può salvare?” Questa proposta di Gesù, questa richiesta del Signore, possiamo però cercare di capirla , senza snaturarla.
Gesù sta proponendo quello che lui vive. Se vogliamo conoscere meglio Gesù, dobbiamo andarlo a scovare dentro la sua richiesta . Gesù non chiede mai qualcosa di cui lui per primo non faccia esperienza. Suo Padre Dio gli ha detto : Va, Figlio, vendi quello che hai, deponi la gloria della tua divinità per arricchire con la tua povertà la storia degli uomini. E Gesù obbedisce e propone questa sua esperienza a tutti, e per tutti diventa diversa. Gesù aveva degli amici ricchi e non li ha mai mandati all'inferno. Sai cosa devi fare? Chiede Gesù con il suo sguardo d'amore. Lo chiede a quel tale, a me, a voi, adesso : devi impegnare il tuo cuore nei confronti di Dio che ti ama e poi agire di conseguenza. Ora , cosa avviene? “ Quel tale si fece scuro in volto e se ne andò triste perchè possedeva molti beni”. Già, il suo cuore era radicato lì, guardate un po'. Perchè vedete, una cosa è fare delle cose per Dio, ben altro è impegnare il cuore in un amore più grande di te e che tutto sommato non sai dove ti possa portare. E Gesù dice quelle parole . “ Com'è difficile per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio” Com'è difficile essere contenti, che tu abbia un patrimonio ingente o che tu tenga in tasca quei due euro che non darai mai a nessuno. Quanto è difficile essere contenti, entrare nel regno di Dio. Quando quello che uno ha diventa il fine della tua vita e non un mezzo per amare Dio e il prossimo,tutto si snatura, tutto confluisce in una grande tristezza, una grande noia, una grande ansietà per il futuro, un desiderio di evasione senza scopo che non finisce mai. Tutti siamo chiamati a riflettere su quelle parole di Paolo che possono riassumere tutto il vangelo di questa sera . “ tutto è vostro” case, denaro, intelligenza, capacità operativa, “ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”.
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Om. D.D. - Ecco Gesù di fronte a questa persona che l'evangelista marco definisce “un tale”. Questo tale , nel vangelo proclamato, è una persona molto religiosa, praticante. Inoltre era una persona benestante e agiata. A questa persona non mancava proprio niente, a posto in coscienza, con sicurezza economica. Ma perchè va da Gesù? Non poteva starsene dov'era? Se ne stava tranquillo, dopo tutto. Guardate, perchè nella nostra vita sembra esserci sempre il desiderio di qualcosa di più. Eh, sì, quello che hai, quello che fai, sembra non bastare mai
Siamo sempre assetati di novità.
Perchè in una via c'era la coda , tutti in attesa che un negozio multimediale aprisse i battenti? Perchè certi sport estremi in qualche modo attirano? Sono esempi. Inutile denunciare il consumismo, inutile denunciare la moda, insomma qui siamo di fronte a delle attese umane che vanno guardate in faccia. Capire da dove arriva questo permanente bisogno di novità. Queste attese devono essere in qualche modo intercettate.
Quel tale religioso, praticante, benestante, annusa che gesù sembra portare delle novità.
Gesù è diverso.
Questo tale chiede : “Maestro , cosa devo fare” non solo per non fallire nella vita, ma per trovare finalmente qualcosa per cui vale la pena di vivere.
Gesù rimanda quel tale ai comandamenti :”non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non essere falso, onora i genitori”.Sono i passi fondamentali per una vita buona.
E tutto questo poteva finire qui.
Invece quel tale afferma che li sta da sempre osservando.
Amici miei, qui siamo di fronte a un classico . - ma guardi, padre, cerco di andare a messa tutte le domeniche. Al mattino cerco quasi sempre di pregare. Alla sera no, perchè sono un po' stanco.
Se posso cerco di dare una mano al prossimo. Alla famiglia cerco di non lasciare mancare niente. Padre, più di così! -.
Qui scatta immediatamente la domanda : ma tutto questo ti fa contento? …
-Padre, che domanda. Ma come si fa ad essere contenti? Insomma , sì, qualche volta -.
Già, vai a Messa, cerchi di pregare un po', di dare una mano al prossimo, di non far mancare nulla alla famiglia, di essere serio professionalmente, ma ti manca qualcosa in più, perchè se ti viene chiesto, ma tutto questo ti fa contento, tu non sai più rispondere.
Guardate che è una domanda importante. L'essere qui adesso, ci fa essere contenti? Io rispondo per me, non mi permetterei mai di rispondere a nome vostro.
Gesù a questo punto quel qualcosa in più a quel tale glielo regala.
“ Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò”.
Ecco, amico, quello che aspettavi. E chi non è in attesa di un amore che riempia la vita per sempre?
Poi l'invito di Gesù : “ Va, vendi quello che hai, dallo ai poveri, e poi vieni e seguimi”.
Questo invito di Gesù sembra che abbia il sapore dell'impraticabilità.
Nessuno di noi, io compreso, è in grado di onorare questa proposta del Signore.
I discepoli hanno ragione : “Chi si può salvare?”
Questa proposta di Gesù, questa richiesta del Signore, possiamo però cercare di capirla , senza snaturarla.
Gesù sta proponendo quello che lui vive.
Se vogliamo conoscere meglio Gesù, dobbiamo andarlo a scovare dentro la sua richiesta .
Gesù non chiede mai qualcosa di cui lui per primo non faccia esperienza.
Suo Padre Dio gli ha detto : Va, Figlio, vendi quello che hai, deponi la gloria della tua divinità per arricchire con la tua povertà la storia degli uomini.
E Gesù obbedisce e propone questa sua esperienza a tutti, e per tutti diventa diversa.
Gesù aveva degli amici ricchi e non li ha mai mandati all'inferno. Sai cosa devi fare?
Chiede Gesù con il suo sguardo d'amore.
Lo chiede a quel tale, a me, a voi, adesso : devi impegnare il tuo cuore nei confronti di Dio che ti ama e poi agire di conseguenza.
Ora , cosa avviene? “ Quel tale si fece scuro in volto e se ne andò triste perchè possedeva molti beni”.
Già, il suo cuore era radicato lì, guardate un po'.
Perchè vedete, una cosa è fare delle cose per Dio, ben altro è impegnare il cuore in un amore più grande di te e che tutto sommato non sai dove ti possa portare.
E Gesù dice quelle parole . “ Com'è difficile per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio” Com'è difficile essere contenti, che tu abbia un patrimonio ingente o che tu tenga in tasca quei due euro che non darai mai a nessuno.
Quanto è difficile essere contenti, entrare nel regno di Dio.
Quando quello che uno ha diventa il fine della tua vita e non un mezzo per amare Dio e il prossimo,tutto si snatura, tutto confluisce in una grande tristezza, una grande noia, una grande ansietà per il futuro, un desiderio di evasione senza scopo che non finisce mai.
Tutti siamo chiamati a riflettere su quelle parole di Paolo che possono riassumere tutto il vangelo di questa sera . “ tutto è vostro” case, denaro, intelligenza, capacità operativa, “ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”.
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