mercoledì 15 luglio 2015

B - 16 DOM.T.O.


3 commenti:

immagini,omelie e preghiere ha detto...

Om.D.D. Chiamati a diventare costruttori di pace.
Paolo , lo abbiamo udito ( Ef.2,13-18) dice: “Attraverso il sangue di Cristo i lontani sono diventati vicini.Egli ha abbattuto il muro di sbarramento, di separazione, distruggendo l'inimicizia”.Parole bellissime. Certo viene in mente il muro di sbarramento che separa israeliani e palestinesi.Viene in mente il muro di sbarramento religioso e sociale che separa tanta parte di umanità. Vengono alla mente tutti i muri di sbarramento che ci portiamo nel cuore.ci vengono alla mente ora tutte le nostre personali delusioni.
Chi di noi onestamente può dire questa sera di avere già distrutto ogni forma di inimicizia, ogni forma di rancore? Insomma,siamo onesti. Ma Paolo ribadisce con molta fermezza . “ Cristo è la nostra pace”, con due significati.
Il primo significato è che, attraverso i cristiani, che siamo noi, la pace può camminare nella storia.
Secondo significato : se cristo è la nostra pace, allora sarà Lui ad aprire dei sentieri nel cuore degli uomini di buona volontà, credenti o non credenti, cristiani o non cristiani, perchè la pace possa vincere.Su queste due convinzioni poggia la nostra preghiera di stasera.
Non dobbiamo diventare tutti cristiani perchè ci sia la pace nel mondo. Gesù Cristo , nostra pace, sa Lui e saprà Lui, sollecitato dalla nostra preghiera , aprire il cuore dell'umanità, perchè l'umanità possa inventare la pace, costruirla. Tutto questo con delle conseguenze molto concrete nel nostro vissuto quotidiano.
Se è vero che Cristo è la nostra pace, che ha dato la vita, ha versato il suo sangue per noi, allora noi diventiamo costruttori di pace,
facendo altrettanto.La prima lettura che abbiamo udita questa sera, tratta dal profeta Geremia, conteneva un preciso avvertimento che tocca tutti, e in modo particolare chi è investito di autorità :” Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo : ne chiedo conto”. Guai a tutte le volte che non si entra in una logica di condivisione, tutto viene tenuto per sé. Guai, perchè queste sono le radici della guerre piccole o grandi, familiari o planetarie. Guai!
Il Vangelo che abbiamo udito è molto istruttivo al riguardo. Guardiamolo per un attimo. Poi fa caldo e smetto ; ma anche offrire un po' di caldo è penitenza che ci richiedeva Benedetto.

immagini,omelie e preghiere ha detto...

---D.D. Gli amici di Gesù tornano dalla missione dove lui li aveva mandati, e raccontano a Gesù tutto quello che era loro capitato....Gesù li ascolta, ma soprattutto Gesù guarda , e guardando cosa vede? Che i suoi amici sono stanchi... E allora ecco l'invito : va bene tutto quello che avete fatto, ma ora avete bisogno di riposarvi . “ Venite in disparte e riposatevi un po'”.
Quanta umanità in questo invito, quanta delicatezza.
Vedete , amici, la pace si incomincia a costruire così . Con uno sguardo attento all'altro....” Se a casa senti le persone che parlano, vedi che vanno e vengono, e a un certo punto ti puoi accorgere che queste persone che ti circondano sono stanche , allora la piccola parola che fa grande tutto : lascia, che faccio io. Non perchè sono capace di fare le cose meglio di te, che sarebbe superbia , presunzione, ma lascia che faccia io perchè ti vedo stanco e mi metto semplicemente al tuo posto...
Tornando al Vangelo, tutti partono per andare a riposare, sognano un fine settimana tranquillo, ma quando arrivano sul posto, c'è una marea di folla che aspetta.
Gesù vede questa marea di gente , e, dice il testo evangelico . “ Sono come pecore senza pastore”.
Il testo dice che Gesù si commuove.
Allora si cambia programma. Le persone vengono prima dei nostri programmi.
Gesù “ Si mise”dice il testo evangelico “ ad insegnare molte cose”.
Sarà stato stanco anche Lui. I suoi amici erano stanchi con Lui. Hanno cambiato programma...
Anche qui grandi insegnamenti su piccole cose : saper cambiare programmi se questo vuole dire affiancarsi e capire le necessità degli altri.
Cristo è la nostra pace. E' vero. Ma siamo chiamati a diventare costruttori di pace anche noi.
Gesù nostra pace entra ancora una volta questa sera dentro di noi, nel nostro cuore. Ed ecco la novità cristiana.
Il cristiano, quel cristiano, quella cristiana che siamo noi, tante volte stanco come tutti, e tante volte che non gli sembra più di andare avanti come tutti, e che tuttavia può dire al prossimo: guarda, adesso sono io la tua pace..

immagini,omelie e preghiere ha detto...

D.M.TUROLDO – AMARE – VII - Chi non ama rimane nella morte -
Allora non c'è che da continuare a cercarlo, a invocarlo, a supplicarlo.
Così la vita non è che un bruciare del desiderio divino.
E la preghiera non è che un gemito solo.
Tutta la cronaca, cioè l'esistenza, è un attendere di trovarlo, d'incontrarlo...
Esistenza come tempo della solitudine e “di esilio e di rimpianto”.
Esistenza come prova d'amore.
Riudite ancora la voce dolorosa della fanciulla che domanda all'universo :
“Avete visto il mio amato?”.

Solo cercandolo
si lascerà trovare :

non lo cercheremmo
se non l'avessimo trovato:

trovarlo
è cercarlo ancora :

vederlo è non essere
mai sazi di desiderarlo!
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