venerdì 2 novembre 2018

B - 31 DOM.T.O.


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FAUSTI - “Ascolta, Israele!”Gesù richiama lo “Shema” (Dt 6,4) da recitarsi nella preghiera del mattino e della sera. Infatti è possibile amarlo solo nella misura in cui conosciamo il Suo Amore per noi, incredibile per chi non ascolta la Parola che lo rivela.”Amerai il Signore tuo Dio”Egli ci ha creati e salvati, mostrandosi unico Signore e Signore nostro.
”Con tutto il tuo cuore, la tua vita, la tua mente, la tua forza”
Se non ce l'avesse comandato, non avremmo mai osato. Fa tenerezza un Dio che chiede :”Ascolta, per favore! Voglimi bene, perchè io sono innamorato di te.Anzi siccome non mi credi, te lo comando : amami!”.L'amore o trova o rende simili. Il Suo Amore per me l'ha fatto uomo,il mio per Lui mi fa Dio. Amare significa lodare, riverire, servire.
Lodare, il contrario di invidiare, è gioire del bene dell'amato ; riverire è rispettarlo, e tenerne conto per timore di perderlo ; servire è mettergli a disposizione ciò che si ha, ciò che si fa e ciò che si è.
Impariamo cos'è l'amore dal Signore stesso, che ha gioito del bene nostro più che del Suo, ha stimato noi piàù di Sé,e ha posto la propria Vita a nostro servizio.
Questo comando ci fa capire chi è Lui, è Colui che è da amare perhè è l'Amore.
Se amare è il fine per cui siamo creati, il nostro peccato o fallimento è il non esserne capaci.
Dio accetta di non essere amato, ma non di essere secondo. Non sarebbe Dio.
Lui è il polo unico,in base a cui riento ogni mia scelta; è l'Assoluto che non voglio perdere, il primo e l'unico, il mio Signore.
Nessun altro desidero all'infuori di Lui, che Solo sazia la mia fame.
Lui è il Signore di ciò che sono e di ciò che faccio vale più della mia vita, che metto a Suo servizio, come Lui ha fatto con me.
L'amore è intelligente: ama conoscere per amare di più. L'intelligenza è come l'occhio del cuore.
Non si può amare ciò che non si vede, come non si può non cercare di vedere chi si ama!
Tutto ciò che ho , qualità personali e mezzi esterni,è da usare tutto quanto ad amare Lui.
Amandolo così , mi realizzo pienamente, diventando simile a Lui, che è tutto e solo Amore in sé e per me .
Il secondo è questo :”Amerai il prossimo tuo come te stesso” L'amore per l'uomo non è in alternativa a quello per Dio. Ne scaturisce come l'acqua dalla fonte.
Per questo è secondo. Non perchè sia secondario, ma perché ogni amore deriva e scende dall'alto.
Chi lo pone come primo scambia il rubinetto con la sorgente. E, se si stacca da questa, rimane senz'acqua.
Il prossimo non va amato in modo assoluto, sarebbe farne un Dio, mentre è un uomo.
Lo si carica di un peso che non può portare, e lo si distrugge. In genere lo si butta via, con delusione e odio, quando ci si accorge che è limitato.
L'altro devo amarlo come me stesso, cioè come uno che realizza sé amando Dio.
Quindi lo amo in verità solo se lo aiuto a diventare se stesso, raggiungendo il fine per cui è stato creato, che è appunto quello di amare Dio sopra ogni cosa.
Ogni uomo è persona libera proprio perchè è in relazione diretta e unica con Dio.
Per questo un amore possessivo – diretto ed esclusivo – schiavizza e uccide, mentre l'amore vero libera e dà vita.
“Altro Comandamento non c'è più grande di questi” “Pieno compimento della legge è l'amore” (Rom 13,10). Ogni altro comando ha in questo il suo senso, e ne è un' espressione.
Ciò che non viene dall'amore, e non porta ad esso, non è Volontà di Dio.

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CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO
Non c’è altro comandamento più grande di questi
+ Dal Vangelo secondo Marco 12 28b-34
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore.
PRIMA LETTURA
Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore.
Dal libro del Deuteronòmio 6,2-6
Mosè parlò al popolo dicendo: «Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 17)
R: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore. R.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici. R.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato. R.

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