sabato 10 novembre 2018

B - 32 DOMENICA T.O.


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FAUSTI - “Dalla sua miseria gettò quanto aveva, tutta intera la sua vita”, dice Gesù della vedova.
Ormai sta per andarsene, ma ci lascia in eredità un maestro discreto, che continua in silenzio la Sua lezione. Chi ha orecchi per intendere, intenda.
Il brano è un contrappunto : bisogna guardarsi dagli scribi, i falsi maestri che tanto amiamo, e guardare alla vedova, vero maestro che preferiamo ignorare.
I primi hanno il culto dela propria immagine : amano con tutto il cuore se stessi, e si servono di tutto e di tutti, anche del Signore e della Sua Parola per primeggiare.
Sono il prototipo riuscito del peccato fondamentale che è nel cuore di ogni uomo : il protagonismo, che mette l'io al posto di Dio.
La povera vedova, invece, sola e inosservata, povera e umile, “getta” tutta la sua vita: è come Gesù, che si è fatto ultimo di tutti, e ha messo la Sua Vita a servizio di tutti.
Ha il Suo stesso Spirito, è il vangelo vivo, in cui possiamo sempre vedere il Volto del nostro Maestro. Da lei si diffonde il buon profumo di Cristo, per la vita del mondo (2Cor 2,14).
La prima azione prodigiosa di Gesù fu la guarigione della suocera di Pietro, poiché potesse servire (1,29-31). L'ultima Sua istruzione prima del discorso escatologico, quasi il Suo Testamento, è indicarci questa vedova.
Senza che lei lo sappia, Gesù la mette in cattedra al posto Suo, perchè prolunghi nel tempo la Sua presenza.
Essa dà tutto per il tempio, che presto verrà distrutto. Il Tempio in realtà è Gesù stesso, che interpreta il suo gesto come risposta concreta alla Sua ultima domanda. Lui è il Signore ; la fede è riconoscerlo come tale, amandolo con tutta la vita, perché Lui per primo mi ha amato con tutta la Sua Vita.
Ma tale risposta può maturare solo sull'albero della croce.
Questa vedova ne è come il frutto anticipato. Il fico sterile e secco comincia a dare le sue primizie.

Gesù ci indica il modo di riconoscerlo Signore e rispondere alla Sua domanda precedente : come questa vedova getta nel tesoro del tempio tutto ciò che ha, coaì noi gettiamo e affidiamo a Lui la nostra vita.
Il discepolo è rappresentato da questa donna, che agisce come il suo Signore, facendo per Lui quanto Lui ha fatto per lei. E' il compimento perfetto del Vangelo.

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PRIMA LETTURA
La vedova fece con la farina una piccola focaccia e la portò ad Elia.
Dal primo libro dei Re 1Re 17,10-16
In quei giorni, il profeta Elia si alzò e andò a Sarepta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po' d'acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po' d'olio nell'orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». Elia le disse: «Non temere; va' a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d'Israele: "La farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra"». Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l'orcio dell'olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 145)
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
R. Loda il Signore, anima mia.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
R. Loda il Signore, anima mia.

SECONDA LETTURA
Cristo si è offerto una volta per tutte per togliere i peccati di molti.
Dalla lettera agli Ebrei 9,24-28
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 5,3)
R. Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
R. Alleluia.

VANGELO
Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
+ Dal Vangelo secondo Marco 12,38-44
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Parola del Signore.

CRISTO, RE DELL' UNIVERSO