venerdì 12 gennaio 2018

B - 2 DOMENICA T.O.


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S. FAUSTI - “Venite e vedrete”, dice Gesù ai due discepoli del Battista che ne hanno accolto la testimonianza. Seguendo Lui,trovano ciò che cercano e dimorano presso di Lui, che da sempre è presso il Padre. In questo brano il vocabolo “dire” o simili ...come parlare, rispondere, chiamare, ascoltare... , esce 24 volte, ”vedere, fissare” 12 volte, “seguire, venire a Gesù” 9 volte, “incontrare” 4,”dimorare” 3,e “cercare” 1 volta sola. Queste parole definiscono il dinamismo interiore dell'uomo in cammino per giungere alla patria del suo desiderio.
All'origine di tutto c'è il Battista : la testimonianza della luce è una catena ininterrotta che, attraverso i saggi e i profeti antichi, giunge con lui a riconoscere la gloria della Parola diventata carne. Egli è il raccordo tra gli antichi e i nuovi testimoni, tra coloro che hanno intuito e predetto e coloro che hanno visto, ascoltato e toccato.
Egli vede finalmente compiuta la promessa fatta ad Israele.
Chi ascolta la sua testimonianza fa in prima persona l'esperienza del Figlio che narra il Padre e diventa a sua volta testimone presso gli altri, perchè anch'essi, a loro volta, sappiano che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e nel Suo Nome abbiano la vita.
Qui c'è il diffondersi della testimonianza come un contagio, o meglio, come un fuoco che si propaga dall'uno all'altro, accendendo tutti della stessa luce.
Giovanni, il giorno dopo aver riconosciuto l'Atteso, Lo indica a due dei suoi discepoli, che subito Lo seguono.
La Sua domanda è :“Che cercate ?” L'uomo di sua natura è domanda, ricerca e apertura all'infinito : desidera sempre di più. Sogna felicità e pienezza di vita, ma si sente limitato e monco, gli manca sempre altro, anzi l'Altro, senza il quale non è se stesso.
“ Rabbì, dove dimori?” L'uomo cerca dove sta di casa la Parola, luce della sua vita. Solo lì anche lui è a casa. Altrove l'uomo è estraneo a sé e a tutti.
Colui che viene dice : “Venite e vedrete” ! .
Egli ci invita ad andare a Lui per essere anche noi là dove Lui da sempre é : presso il Padre.
Gesù è il Figlio , ci tiene che i fratelli ritornino a casa. Solo dopo averlo seguito si vedrà dove porta il cammino. “Vedere” è azione dell'occhio.
Esso può vedere perché c'è la luce , prima realtà fatta dalla Parola.
“Venite e vedrete” è l'invito che il Vangelo fa al lettore , l'invito che la Verità fa a chiunque la cerca.
Amandolo e ascoltando la Sua Parola, sapranno che “Io sono nel Padre e voi in me e io in voi” (14,20) dice Gesù. Infatti Lui stesso e il Padre verranno e prenderanno dimora presso di noi.
Sin dall'inizio il Vangelo di Giovanni si presenta come il dramma dell'incontro tra l'uomo e la Parola, in una comunicazione piena di detto e non detto, di fraintendimenti e di complicità, di equivoci e di ironie, di resistenze e rese.
Il lettore è fatto partecipe di questo dialogo, per fare pure lui l'esperienza della Parola che lo chiama e lo conduce, passo dopo passo, a vedere la Sua dimora e a stare di casa con Lei.
Inizia così il cammino del discepolo, che lo porterà a posare il capo sopra il petto del Maestro, per
cogliere il mistero di Dio e dell'uomo.

immagini,omelie e preghiere ha detto...

Prima lettura

1Sam 3,3-10.19
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.



Dal primo libro di Samuèle

In quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto.
Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuéle, Samuéle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.

Parola di Dio
Salmo responsoriale

Sal 39



Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Seconda lettura

1Cor 6,13-15.17-20
I vostri corpi sono membra di Cristo.



Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 1,41.17b)
Alleluia, alleluia.
«Abbiamo trovato il Messia»:
la grazia e la verità vennero per mezzo di lui.
Alleluia.
Vangelo

Gv 1,35-42
Videro dove dimorava e rimasero con lui.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Parola del Signore


B - PENTECOSTE