Om Don D. 1-Cogliamo alcune luci di questo testo evangelico così ricco, così denso, e iniziamo proprio dall'inizio. Marco dice . “Gesù per via interrogava i suoi discepoli”. “Per la via”, dobbiamo subito uscire dalla categoria delle passeggiate...nei primi tempi la Chiesa, il cristianesimo veniva chiamato la via. La via allora, il cammino,è la vita di fede. Cosa vuol dire che Gesù interroga i suoi amici per la via?. Vuol dire che è nella nostra vita di tutti i giorni che Gesù ci viene incontro e pone le domande. La prima:”Cosa dice la gente di me?” . Perchè Gesù fa questa domanda? Perchè sa molto bene che noi siamo molto influenzati da quello che vediamo e sentiamo . E non è da escludere che nei primi momenti i suoi stessi amici avessero letto, guardato, interpretato la persona di Gesù come Giovanni Battista redivivo che ritornava attraverso lui, oppure come Elia che doveva tornare negli ultimi tempi. Era quello che la gente pensava di Gesù a quei tempi. Ora questa domanda è posta a tutti noi. Tra la gente che frequenti cosa si dice di me Gesù? Oh, poco, Signore, molto poco...di te, Gesù, guarda che si parla proprio poco, per non dire qualche volta niente. Chi sono io per tanta gente? chiede Gesù...Tu sei uno che ha fondato la Chiesa, Signore. E la Chiesa, oggi come oggi, è molto importante perchè difende i valori quando sono calpestati. Ieri la Chiesa è stata argine contro il comunismo, e oggi la chiesa fa muro nei confronti di chi vuole distruggere la nostra civiltà e le nostre tradizioni. E io dico fra parentesi anche i nostri interessi, ovviamente... Ed ecco la seconda domanda : “ E voi chi dite che io sia?” Pietro dà la sua risposta che potrebbe essere anche la nostra adesso :”Tu sei il Cristo”...Siamo qui a messa perchè lo crediamo. Bravi, potrebbe dirci Gesù , dieci e lode. Adesso però Gesù dice: visto che sapete chi sono, io vi spiego la vita. Vi spiego come vivrò la mia vita e come dovrebbe essere la tua, se ti dici cristiano.
2-Il testo di Marco continua, “E incominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, venire ucciso e poi risuscitare”. Gente mia, cosa insegna qui Gesù? Cosa c'è dentro questa necessità di soffrire? Escludiamo certamente ogni forma di masochismo. Cosa insegna Gesù con queste parole....che deve molto soffrire? Gesù insegna cos'è l'amore. Né più, né meno. Gesù ci insegna cos'è l'amore, Gesù ci viene incontro, si è incarnato perchè ci ama, perchè ci vuole bene, è l'unico motivo della sua venuta. Gente mia, chi ama, chi vuol bene, cosa sperimenta?Tantissime cose belle , ma anche il fatto che si dovrà patire e qualche volta molto patire. Qualche volta non sarai capito, non sarai accolto, sarai rifiutato. Le persone care moriranno. Si piange anche per un gatto che muore, perchè il bene non ha confini. E si potrebbe dire che più ami più soffri. Se vuoi amare devi necessariamente soffrire. . Ah, meglio metterci una corazza, allora. Tanti la pensano così. Diventare coriacei, impenetrabili. Ma Dio non la pensa così. “E incominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire” perchè doveva molto amare. E qui abbiamo la reazione di Pietro. Pietro ama Gesù? Eccome, è il suo migliore amico, è quello su cui si gioca la vita. Pietro accetta quello che lui, Gesù, il suo caro amico, ha appena detto? Per niente. Anzi, si mette a rimproverare Gesù. Gesù non entra più nei suoi schemi. Ti voglio tanto bene, sono disposto e sarei disposto a dare la vita per te, ma quando tu non entri più nelle mie vedute, nelle mie sensibilità, nei miei gusti, io non ci sto più. Diventi per me un disturbo. Pietro ama Gesù ma non vuole soffrire. E che amore può essere quello? Sarà nun amore segnato dall'egoismo, un amore che non porterà da nessuna parte, un amore sedicente, un amore che entrerà poi in lite con tutti. 3-Pietro ama Gesù, ma in questo amare Gesù cerca la conferma di sé, la conferma dei suoi gusti, delle sue idee, del suo modo di vivere la vita. Certo che Pietro ama Gesù : Signore, ti voglio tanto bene, ma io non ho nessuna voglia di patire, di soffrire, quindi regolati. Quanti menage coniugali che vanno a farsi benedire proprio perchè nell'amare l'altro ognuno cerca la conferma di sé. E quando questa conferma non c'è più, vai a farti benedire. Pietro viene trattato duramente : “Via da me, satana”, smamma, perchè tu non pensi secondo Dio. Tu non accetti la logica dell'amore secondo Dio, per cui amare è patire perchè ti devi dare all'altro e accettarlo così com'è. Tu pensi secondo la logoca degli uomini, secondo la logica del tuo egoismo. E noi? Cosa ne facciamo di questa realtà che è l'amore, di cui non si può fare a meno? Giacomo, nella seconda lettura iniziava proprio con questo interrogativo : “ Che giova, fratelli, avere la fede senza le opere? Che ti giova la fede senza la logica dell'amore che Gesù ha portato, senza accettare la logica del patire, amare veramente e servire l'altro secondo lo schema di Dio? Perchè lo schema di Dio è soltanto questo, non ne ha altri. E Giacomo dice . “La fede senza le opere” , la fede senza questa logica dell'amore secondo Dio, “è una fede morta”....Gesù ci dice stasera . bene, sai chi sono, però allora vienimi dietro con un po' più di generosità, e accogli la mia logica dell'amore che è proprio dare la vita e accogliere l'altro senza porre nessuna condizione. ( reg. da M)
2 commenti:
Om Don D.
1-Cogliamo alcune luci di questo testo evangelico così ricco, così denso, e iniziamo proprio dall'inizio. Marco dice . “Gesù per via interrogava i suoi discepoli”.
“Per la via”, dobbiamo subito uscire dalla categoria delle passeggiate...nei primi tempi la Chiesa, il cristianesimo veniva chiamato la via. La via allora, il cammino,è la vita di fede.
Cosa vuol dire che Gesù interroga i suoi amici per la via?. Vuol dire che è nella nostra vita di tutti i giorni che Gesù ci viene incontro e pone le domande. La prima:”Cosa dice la gente di me?” .
Perchè Gesù fa questa domanda? Perchè sa molto bene che noi siamo molto influenzati da quello che vediamo e sentiamo . E non è da escludere che nei primi momenti i suoi stessi amici avessero letto, guardato, interpretato la persona di Gesù come Giovanni Battista redivivo che ritornava attraverso lui, oppure come Elia che doveva tornare negli ultimi tempi. Era quello che la gente pensava di Gesù a quei tempi. Ora questa domanda è posta a tutti noi. Tra la gente che frequenti cosa si dice di me Gesù? Oh, poco, Signore, molto poco...di te, Gesù, guarda che si parla proprio poco, per non dire qualche volta niente. Chi sono io per tanta gente? chiede Gesù...Tu sei uno che ha fondato la Chiesa, Signore. E la Chiesa, oggi come oggi, è molto importante perchè difende i valori quando sono calpestati.
Ieri la Chiesa è stata argine contro il comunismo, e oggi la chiesa fa muro nei confronti di chi vuole distruggere la nostra civiltà e le nostre tradizioni. E io dico fra parentesi anche i nostri interessi, ovviamente...
Ed ecco la seconda domanda : “ E voi chi dite che io sia?” Pietro dà la sua risposta che potrebbe essere anche la nostra adesso :”Tu sei il Cristo”...Siamo qui a messa perchè lo crediamo. Bravi, potrebbe dirci Gesù , dieci e lode. Adesso però Gesù dice: visto che sapete chi sono, io vi spiego la vita. Vi spiego come vivrò la mia vita e come dovrebbe essere la tua, se ti dici cristiano.
2-Il testo di Marco continua, “E incominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, venire ucciso e poi risuscitare”.
Gente mia, cosa insegna qui Gesù? Cosa c'è dentro questa necessità di soffrire? Escludiamo certamente ogni forma di masochismo. Cosa insegna Gesù con queste parole....che deve molto soffrire?
Gesù insegna cos'è l'amore. Né più, né meno.
Gesù ci insegna cos'è l'amore, Gesù ci viene incontro, si è incarnato perchè ci ama, perchè ci vuole bene, è l'unico motivo della sua venuta.
Gente mia, chi ama, chi vuol bene, cosa sperimenta?Tantissime cose belle , ma anche il fatto che si dovrà patire e qualche volta molto patire.
Qualche volta non sarai capito, non sarai accolto, sarai rifiutato. Le persone care moriranno. Si piange anche per un gatto che muore, perchè il bene non ha confini.
E si potrebbe dire che più ami più soffri.
Se vuoi amare devi necessariamente soffrire. . Ah, meglio metterci una corazza, allora. Tanti la pensano così. Diventare coriacei, impenetrabili. Ma Dio non la pensa così.
“E incominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire” perchè doveva molto amare. E qui abbiamo la reazione di Pietro. Pietro ama Gesù? Eccome, è il suo migliore amico, è quello su cui si gioca la vita.
Pietro accetta quello che lui, Gesù, il suo caro amico, ha appena detto? Per niente. Anzi, si mette a rimproverare Gesù. Gesù non entra più nei suoi schemi. Ti voglio tanto bene, sono disposto e sarei disposto a dare la vita per te, ma quando tu non entri più nelle mie vedute, nelle mie sensibilità, nei miei gusti, io non ci sto più. Diventi per me un disturbo.
Pietro ama Gesù ma non vuole soffrire. E che amore può essere quello? Sarà nun amore segnato dall'egoismo, un amore che non porterà da nessuna parte, un amore sedicente, un amore che entrerà poi in lite con tutti.
3-Pietro ama Gesù, ma in questo amare Gesù cerca la conferma di sé, la conferma dei suoi gusti, delle sue idee, del suo modo di vivere la vita. Certo che Pietro ama Gesù : Signore, ti voglio tanto bene, ma io non ho nessuna voglia di patire, di soffrire, quindi regolati.
Quanti menage coniugali che vanno a farsi benedire proprio perchè nell'amare l'altro ognuno cerca la conferma di sé. E quando questa conferma non c'è più, vai a farti benedire.
Pietro viene trattato duramente : “Via da me, satana”, smamma, perchè tu non pensi secondo Dio.
Tu non accetti la logica dell'amore secondo Dio, per cui amare è patire perchè ti devi dare all'altro e accettarlo così com'è. Tu pensi secondo la logoca degli uomini, secondo la logica del tuo egoismo.
E noi? Cosa ne facciamo di questa realtà che è l'amore, di cui non si può fare a meno?
Giacomo, nella seconda lettura iniziava proprio con questo interrogativo : “ Che giova, fratelli, avere la fede senza le opere? Che ti giova la fede senza la logica dell'amore che Gesù ha portato, senza accettare la logica del patire, amare veramente e servire l'altro secondo lo schema di Dio?
Perchè lo schema di Dio è soltanto questo, non ne ha altri.
E Giacomo dice . “La fede senza le opere” , la fede senza questa logica dell'amore secondo Dio, “è una fede morta”....Gesù ci dice stasera . bene, sai chi sono, però allora vienimi dietro con un po' più di generosità, e accogli la mia logica dell'amore che è proprio dare la vita e accogliere l'altro senza porre nessuna condizione.
( reg. da M)
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