giovedì 4 giugno 2015

B - CORPUS DOMINI


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da...D.DOMENICO MOSSO – RISCOPRIRE L'EUCARISTIA
...L'Eucaristia è il momento emblematico di questo incontro tra il Signore Risorto e la Sua Chiesa , il punto simbolo di intersezione tra la vita dei credenti nella storia e il “mistero di Cristo “, che si è compiuto e manifestato nella sua morte e risurrezione , il sacramento in cui perennemente si conferma e si rafforza il rapporto vitale della Chiesa con il suo Signore, il coinvolgimento salvifico di ogni credente nell'evento della morte e risurrezione di Cristo, già operato in radice dal battesimo
( Rm 6,3) L'Eucaristia attesta che la risurrezione non ha sottratto Cristo a questo mondo,
che la sua esaltazione celeste lo rende presente al mondo e al suo tempo,
fa di Lui la profondità del mondo,introduce l'eternità negli anni che trascorrono,
vivifica per sempre gli uomini nella loro mortalità stessa.
L'Eucaristia è il sacramento della comunione al mistero salvifico di Cristo nella sua totalità. “Il pane eucaristico è “il corpo dato “, il calice è quello del “ sangue versato “.
Cristo è tanto immolato quanto presente nell'Eucaristia ,
la realtà del sacrificio è pari all'autenticità della presenza.
L'Eucaristia è il sacramento della comunione con Cristo nel suo sacrificio.

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SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – Om. D. D.
Festeggiamo L'Eucaristia, festeggiamo la presenza di Gesù tra noi, festeggiamo la Messa che stiamo celebrando.
Ci possiamo fare alcune domande . Che rapporto ha l'Eucaristia con la nostra vita personale di tutti i giorni? Che rapporto ha l'Eucaristia con la storia che stiamo vivendo? La devozione non basta. L'Eucaristia deve poter mordere la storia, la vita dell'umanità e la vita dei credenti. L'Eucaristia, se vista come fatto devozionale, poveri noi. Qualche volta per poter capire l'Eucaristia dobbiamo andare al Vangelo che abbiamo proclamato ora e che racconta il momento in cui Gesù ha istituito l'Eucaristia. Dobbiamo immedesimarci nella scena come fossimo noi a viverla. E di fatto, questa scena che abbiamo sentito nel Vangelo, la stiamo vivendo.
Gesù e i suoi amici si trovano a festeggiare la Pasqua, ma su tutti c'è come una grande incertezza, una specie di nube oscura che sembra minacciare un temporale incombente, come se un baratro si spalancasse davanti a queste persone. Le grandi speranze di un regno terreno dove Gesù avrebbe preso il comando, sono tutte sparite. C'è paura e diffidenza. Gesù ha appena detto . “ Uno di voi mi tradirà”. A questo punto che cosa resta? La risposta potrebbe essere : niente.
Possiamo specchiarci in questa prima grande crisi della comunità cristiana? Eccome , che dobbiamo specchiarci. Vediamo intorno a noi crollare i grandi miti. Il primo, il benessere, che si credeva indefinito, non c'è più. Tutti i giorni veniamo inondati da notizie catastrofiche, negative.
Lavoro sempre più precario, insicurezza economica, e tutto questo crea uno stato depressivo diffuso, una specie di ansia corrosiva perchè non sembra esserci più futuro. Crisi degli amici di Gesù e anche noi dentro a una crisi.
Di fronte a queste crisi , cosa fa Gesù? Compie alcuni gesti e dice alcune parole. Prende del pane, prega, lo spezza, e poi : “Prendete, questo è il mio Corpo”.
Poi prende un calice, prega e dice . “ Questo è il mio sangue dell'alleanza”. Non una parola di più. Avranno capito quei mezzi disperati? Forse non subito. Adesso cosa accade? Si avviano verso il monte degli ulivi. Comincia la Passione, dove quel che Gesù aveva detto, questo è il mio corpo, questo è il mio sangue, si avvera. Diventa vero , concreto. Questo è il mio corpo dato, questo è il mio sangue versato. La crisi non è stata evitata, Gesù ci è entrato dentro tutto intero, ma la crisi si è risolta in modo insperato, questo sì. Vedete, Gesù risorge. Il suo richiamo è eucaristico : “ I due di Emmaus lo riconobbero allo spezzare del pane”. “ E sarò con voi fino alla fine del mondo “.

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continua Om. D. D. ..Amici, e noi cosa vediamo nell'Eucaristica, nella Messa ? Vediamo l'Amore, vediamo Gesù che inventa se stesso, non solo per diventare motivo di consolazione, ma per diventare per noi il prossimo, il più vicino, dentro di noi. Nell'Eucaristia vediamo l'amore di Dio che è e che inventa se stesso per diventare dono permanente nei nostri confronti.
Trovata geniale che soltanto Dio poteva escogitare . Con l'Eucaristia , dice il Signore, entro dentro di te, nel tuo profondo, dove nemmeno tu uomo, donna, ci arrivi, e dove nessuno può giungere , e divento la tua forza, la tua luce, divento la soluzione di ogni tua crisi. E se tu mi accosti, uomo, anche tu diventerai dono per tanti, e insieme affronteremo tutte le crisi. Capite?...Vedete, l'Eucaristia che celebriamo, la presenza dono di Gesù, pone una secca alternativa . O ci sarà la carità, l'amore che si dona, a renderci umani e costruire civiltà, o ci morderemo e ci divoreremo a vicenda fino alla totale distruzione. Non c'è altra strada.
O l'amore vince attraverso l'Eucaristia e la categoria del dono, o la distruzione per noi sarà inevitabile. E vi assicuro che non mi sono alzato questa mattina con il piede sbagliato. Anzi. Ognuno di noi ogni giorno è chiamato a scegliere. Faremo la nostra piccola parte per ricambiare il dono dell'Eucaristia , e pregheremo perchè questo avvenga nel cuore di tutti. Però questo amore che si inventa per poter diventare non soltanto vicino all'uomo, ma per entrare dentro di lui e dargli la forza per cambiare la vita sua e degli altri , tutto questo è una cosa immensa. E questa cosa immensa che è l'Eucaristia, diventa giustizia di Dio sulla storia e sul mondo. Non dobbiamo dimenticarlo.
Non le sapevi queste cose? Non lo sapevi tu che governavi gli stati ? Eppure tutto è stato detto, e tutto è stato fatto. Nessuno di noi, a partire dal Papa a Obama, a tutti quelli che voi volete, al più piccolo di noi che contiamo veramente poco, credo, nell'ambito sociale, nessuno potrà dire : oh, io non sapevo. No, tu sapevi, tu sapevi cos'è l'eucaristia. Tu sapevi quello che Dio ha fatto per te, per la storia e per il mondo. E l'Eucaristia diventa questo grande giudizio di Dio sul mondo. Questo non dobbiamo dimenticarlo. Io prego stasera,e fatelo anche voi, che l'Eucaristia morda la storia. Non ci bastano le processioni. Non ci bastano più. Non ci bastano più le strade con i bambini che ricoprono di fiori e di petali di rose il cammino eucaristico. Se questo c'è, lo vediamo volentieri e ringraziamo il Signore, ma non ci basta più. Non ci bastano più nemmeno le ore di adorazione che sono indispensabili.
Noi chiediamo che l'Eucaristia diventi storia, carità che ci civilizza, che ci renda umani, diversi e quindi capaci di creare storie diverse. L'Eucaristia ha queste pretese? Sì, le ha.
“Questo è il mio corpo dato, questo è il mio sangue versato”.
Dio ti dice :“ cosa vuoi di più?”
Io non posso fare di più. E c'è il Crocifisso davanti a noi. Tutto questo ci porta a ringraziare, ma ci porta anche ad entrare nell'eucaristia in modo sempre meno superficiale.

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