giovedì 11 giugno 2015

B - 11 DOM.T.O.


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BENEDETTO XVI – GESU' DI NAZARET
“Venga il tuo Regno”...Con questa domanda riconosciamo anzitutto il primato di Dio : dove lui non c'è, niente può essere buono. Dove non si vede Dio, decade l'uomo e decade il mondo. E' in questo senso che il Signore ci dice . “ Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”(Mt6,33).
Con questa parola viene stabilito un ordine di priorità per l'agire umano, per il nostro atteggiamento nella vita di tutti i giorni....”Regno di Dio” vuol dire “Signoria di Dio” e ciò significa che la sua volontà è assunta come criterio. Questa volontà crea giustizia, nella quale è insito che noi riconosciamo a Dio il suo diritto e in ciò troviamo il criterio su cui misurare il diritto tra gli uomini.
L'ordine delle priorità che Gesù qui ci indica può ricordarci la narrazione veterotestamentaria circa la prima preghiera di Salomone dopo la sua intronizzazione. Lì si racconta che il Signore di notte apparve in sogno al giovane re e gli concesse di porgli una richiesta per la quale gli assicurava l'esaudimento. Un classico tema dei sogni dell'umanità! Che cosa chiede Salomone ?”Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male” (1 Re 3,9) Dio lo loda perché non ha chiesto – come sarebbe stato spontaneo – né ricchezza, né beni, né gloria, né la morte dei suoi nemici e neppure una lunga vita, ma la cosa veramente essenziale . Un cuore docile, la capacità di distinguere il bene dal male.
Con la domanda :”Venga il tuo regno” ( non il nostro!) il Signore vuole condurci proprio a questo modo di pregare e stabilire le priorità del nostro agire. La prima cosa, quella essenziale, è il cuore docile, perché sia Dio a regnare, e non noi.
Il regno di Dio viene attraverso il cuore docile.
Questa è la sua via. E per questo noi dobbiamo pregare sempre.

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BENEDETTO XVI -->..A partire dall'incontro con Cristo questa domanda assume una valenza ancora più profonda , diventa ancora più concreta. Abbiamo visto che Gesù è il regno di Dio in persona , dove è Lui, là è “ regno di Dio”. Così la domanda per avere il cuore docile è divenuta la domanda per la Comunione con Gesù Cristo, la domanda di poter diventare sempre più “uno” con Lui. (cfr Gal 3,28). E' la domanda per la vera sequela, che diventa comunione e ci rende un solo corpo con Lui.
Reinhold Schneider lo ha espresso in modo penetrante . “ La vita di questo regno è la prosecuzione della vita di Cristo nei suoi , nel cuore che non viene più alimentato dalla forza vitale di Cristo, il regno finisce, nel cuore che da essa viene toccato e trasformato, comincia...le radici dell'albero inestirpabile cercano di penetrare in ogni cuore. Il regno è uno ; sussiste soltanto mediante il Signore che è la sua vita, la sua forza, il suo centro..” (p 31).
Pregare per il regno di Dio significa dire a Gesù : Facci essere tuoi, Signore! Pervadici, vivi in noi , raccogli nel tuo Corpo l'umanità dispersa, affinché il te tutto venga sottomesso a Dio e tu poi possa consegnare l'universo al Padre, cosicché “Dio sia tutto in tutti”.

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