venerdì 19 febbraio 2021

B - 1 DOMENICA di QUARESIMA


 

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Prima Lettura
L'alleanza fra Dio e Noè liberato dalle acque del diluvio.
Dal libro della Gènesi
Gen 9,8-15

Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra». Dio disse: «Questo è il segno dell'alleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell'alleanza tra me e la terra. Quando ammasserò le nubi sulla terra e apparirà l'arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e ogni essere che vive in ogni carne, e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale
Dal Sal 24 (25)
R. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza. R.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore. R.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R.

Seconda Lettura
Quest'acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
1Pt 3,18-22

Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l'annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. Quest'acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Parola di Dio
Acclamazione al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4b)

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,12-15

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola del Signore

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PAROLE DEL SANTO PADRE
In questa prima domenica di Quaresima, il Vangelo richiama i temi della tentazione, della conversione e della Buona notizia. Scrive l’evangelista Marco: «Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana» (Mc 1,12-13). Gesù va nel deserto per prepararsi alla sua missione nel mondo. Anche per noi la Quaresima è un tempo di “agonismo” spirituale, di lotta spirituale: siamo chiamati ad affrontare il Maligno mediante la preghiera per essere capaci, con l’aiuto di Dio, di vincerlo nella nostra vita quotidiana. Noi lo sappiamo, il male è purtroppo all’opera nella nostra esistenza e attorno a noi, dove si manifestano violenze, rifiuto dell’altro, chiusure, guerre, ingiustizie. Tutte queste sono opere del maligno, del male.Subito dopo le tentazioni nel deserto, Gesù comincia a predicare il Vangelo, cioè la Buona notizia. E questa Buona notizia esige dall’uomo conversione e fede. Nella nostra vita abbiamo sempre bisogno di conversione - tutti i giorni! -, e la Chiesa ci fa pregare per questo. Infatti, non siamo mai sufficientemente orientati verso Dio e dobbiamo continuamente indirizzare la nostra mente e il nostro cuore a Lui. (Angelus, 18 febbraio 2018)

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FAUSTI - “Lo Spirito Lo sospinge nel deserto” dice Marco di Gesù. Il Suo Battesimo, come il passaggio del mar Rosso, segna la fine della schiavitù. Ora rimane però da attraversare il deserto, insidiato dal nemico che vuol perderci, bloccandoci o facendoci tornare indietro. Compiuta la scelta, si pagano i costi per mantenerla fino alla fine.
Adamo non aveva ascoltato la Parola di Dio e fu scacciato dall'Eden nel deserto.
Lo Spirito vi scaglia ora il nuovo Adamo, il Figlio che ascolta la Parola. Lì incontra tutti i Suoi fratelli, e li riconduce nel paradiso perduto.
Il Battesimo di Gesù ci presenta un Dio solidale con il nostro male e la nostra morte
Cristo, che emerge grondante dall'acqua con Lo Spirito nell'intimo, richiama Mosè, il pastore che guida il gregge di Dio nell'Esodo (IS 63,11). Come lui percorre il cammino d'Israele dall'Egitto alla terra promessa, quando tutti furono tentati e caddero , ripercorre vittorioso la storia di ogni uomo, che da sempre è caduto e per questo non raggiunge la patria del suo desiderio.
Gesù è tentato nel deserto di realizzare il Regno del Padre in modo più efficace e comodo. Per gli altri Vangeli sinottici le tentazioni si inseriscono nella “fame” (Mt 4,2- Lc 4,2), ossia nel bisogno che l'uomo ha in relazione alle cose, alle persone o a Dio.
E' costante il pericolo di soddisfare questa fame col possesso invece che col dono – unico cibo che sazia - e di non discernere le priorità e le alternative false da quelle vere.
Matteo e Luca inoltre dicono espressamente che è tentato, in quanto Figlio di Dio, di usare quegli strumenti che il nostro buon senso considera ovvi : l'avere, il potere e il prestigio religioso.
Ma questo significherebbe rimangiarsi la solidarietà con i fratelli – unica scelta del Figlio approvata dal Padre. Gesù fu tentato , come ciascuno di noi, da Adamo in poi, a fin di bene. Ma non bisogna agire a fin di bene, bensì agire bene. Perchè il bene è tale solo se è bene insieme nel principio, nel mezzo e nel fine. Non è mai vero che il fine giustifica i mezzi!
In Gesù tentato tutta l'umanità fu tentata. In Lui Vittorioso, tutta l'umanità ha già vinto il male.
E' il nuovo Adamo.
Il Vangelo è Gesù Cristo, Figlio di Dio. Gesù, quindi, proclamando il Vangelo, proclama se stesso. Egli dice la Parola ed è insieme la Parola detta. Per questo essa è viva ed efficace, capace di muovere noi come i primi discepoli.
E' giunto il momento decisivo della storia, perchè è arrivato il Regno di Dio.
Il Regno di Dio, capovolgimento del regno dell'uomo, che già conosciamo bene, come suscita le nostre speranze, interpella anche la nostra libertà. La proposta di Gesù diventa subito responsabilità di una mia risposta.
Il Regno è già venuto per Sua iniziativa, ma l'ingresso è riservato alla mia libertà.
Conversione è volgersi a Lui, iniziando dietro di Lui il Suo stesso cammino.
In tutte le religioni l'uomo cerca Dio, nel cristianesimo invece è Dio che cerca l'uomo.
La Sua proposta è diretta e personale : Lui stesso, per iniziativa del Suo Amore, chiede a me di andargli dietro.
La Sua domanda e la nostra risposta sono i due elementi costitutivi della fede, ambedue immediati e non delegabili. Nessuno può chiamarmi al posto Suo e nessuno può rispondere al posto mio.
Lui si impegna per primo a stare con me, e io mi impegno a stare con Lui.
Gli altri possono essere di aiuto o di mediazione previa, lo stesso annuncio mi deve portare a incontrare Lui. Per questo bisogna guardarsi dal cristianesimo come ideologia.
La fede è una concreta relazione con Lui, un'amorosa appartenenza reciproca, un gioioso essere l'uno dell'altro.

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DIACONO LODOVICO Ing.GIARLOTTO Vangelo. Notiamo che lo Spirito, subito dopo essersi posato su Gesù come una colomba, lo spinge nel deserto, ove sarà tentato da satana, perché Dio mette alla prova gli uomini che gli sono graditi (Sir 2,5). Tutta la vita di Gesù è raffigurata nei quaranta giorni passati nel deserto perché durante tutta la sua vita egli è stato sottoposto alla prova. Nel deserto è entrato subito dopo il battesimo ricevuto da Giovanni: ha iniziato il suo esodo, ha intrapreso la lotta contro satana (personificazione di tutte le forze del male), lotta che si è protratta fino al momento in cui, vittorioso, è uscito dal deserto cioè nel momento della sua morte.
Nel racconto, dal chiaro valore simbolico, l’evangelista introduce altri due personaggi: le fiere e gli angeli che stanno al fianco di Gesù durante tutta la sua permanenza nel deserto. Marco allude al Libro di Daniele (cap. 7) dove le fiere rappresentano i poteri oppressori del mondo (i babilonesi sono rappresentati dal leone, i medi dall’orso, i persiani dal leopardo, i macedoni da una bestia indefinita). Le fiere con cui si è confrontato Gesù sono i detentori del potere politico, economico e religioso (sadducei, sommi sacerdoti, sinedrio), le guide spirituali (gli scribi), i predicatori di un Dio giustiziere e nemico dei peccatori (i farisei). Gli angeli sono i mediatori della salvezza di Dio (Mosè è chiamato angelo in Es 23,20.23 come il Battista in Mc 1,2) e tutti coloro che collaborano con il piano di Dio. Gesù ha incontrato diversi “angeli” durante la vita pubblica: gli apostoli, i discepoli, le donne che lo hanno servito collaborando all’opera di salvezza ….
Gesù non si è fermato nel deserto ma si è mosso per incontrare chiunque avesse bisogno della sua comprensione e del suo aiuto. Non va direttamente a Gerusalemme ma si ferma in Galilea, terra di pagani e per questo disprezzata. Incontra i pescatori, Matteo al banco delle imposte, entra nella casa dei pubblicani. Per tutti gli emarginati ha avuto parole di consolazione annunciando che il Regno di Dio è vicino. Non un regno di dominio ma di servizio, non per il proprio interesse ma per la condivisione, non per la vendetta e la giustizia implacabile ma per il perdono incondizionato e l’amore per il nemico.

B - PENTECOSTE