S. FAUSTI - “Venite, voi soli, in disparte” dice Gesù ai Suoi che rientrano dalla prima semina, per condurli sul posto dove darà il pane, Nella sinagoga (riunione) al centro sta la Parola ; qui al centro sta Colui che li ha inviati, e ora li invita in solitudine, nel deserto. Sarà la nuova sinagoga, popolo riunito per ascoltare la Sua Parola e ricevere il Suo cibo. Questo brano è il preludio immediato che inquadra e dà la chiave interpretativa per la moltiplicazione dei pani. Ci dice le caratteristiche di fondo della Chiesa, che è in stretta connessione con L'Eucaristia. Infatti l'Eucaristia fa la Chiesa e la Chiesa fa l'Eucaristia. La Comunià dei discepoli innanzitutto è costituita dal riunirsi davanti a Gesù, unico referente di tutti e di ciascuno. La Missione, come parte da Lui, così porta a Lui, senza distogliere da Lui ,anzi conducendo a Lui tutti gli altri. In questa riunione, o sinagoga, c'è un confronto di ciò che si fa e si dice con quanto Lui ha fatto e detto (At 1,1), misura di tutto. La nostra profezia è il ricordo di Lui, compimento di ogni promessa. In questo dialogo con la Parola, sentiamo l'invito al deserto, ossia all'esodo, per trovare il vero riposo, in intimità con Lui, che ci comunica il Suo segreto. Sarà l'Eucarestia, dove mangiamo e viviamo con Lui e di Lui, insieme a tutti quelli che Lo vorranno seguire. “Ebbe compassione di loro” Questa compassione non è un attributo di Dio, è Dio stesso, nel più profondo del suo Amore gratuito, che verrà alla luce sulla Croce. Gesù si candida Pastore non per desiderio di potere, ma perchè Agnello immolato , che dà la vita per le pecore. Secondo la promessa, Dio stesso si fa Pastore del Suo popolo (Ez 34,1). Il primo pane che dà è la Sua Parola. Infatti “non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio” (Dt 8,3). Il cibo materiale, presto o tardi, verrà meno, come la stessa vita. Ma la Sua Parola e la Sua fedeltà dura in eterno.
Prima Lettura Ger 23, 1-6 Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.
Dal libro del profeta Geremìa Dice il Signore: «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 22 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia.
Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni.
Seconda Lettura Ef 2, 13-18 Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.
Canto al Vangelo Gv 10,27 Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.
Vangelo Mc 6, 30-34 Erano come pecore che non hanno pastore.
Dal vangelo secondo Marco In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
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S. FAUSTI - “Venite, voi soli, in disparte” dice Gesù ai Suoi che rientrano dalla prima semina, per condurli sul posto dove darà il pane, Nella sinagoga (riunione) al centro sta la Parola ; qui al centro sta Colui che li ha inviati, e ora li invita in solitudine, nel deserto.
Sarà la nuova sinagoga, popolo riunito per ascoltare la Sua Parola e ricevere il Suo cibo.
Questo brano è il preludio immediato che inquadra e dà la chiave interpretativa per la moltiplicazione dei pani. Ci dice le caratteristiche di fondo della Chiesa, che è in stretta connessione con L'Eucaristia.
Infatti l'Eucaristia fa la Chiesa e la Chiesa fa l'Eucaristia.
La Comunià dei discepoli innanzitutto è costituita dal riunirsi davanti a Gesù, unico referente di tutti e di ciascuno. La Missione, come parte da Lui, così porta a Lui, senza distogliere da Lui ,anzi conducendo a Lui tutti gli altri.
In questa riunione, o sinagoga, c'è un confronto di ciò che si fa e si dice con quanto Lui ha fatto e detto (At 1,1), misura di tutto.
La nostra profezia è il ricordo di Lui, compimento di ogni promessa.
In questo dialogo con la Parola, sentiamo l'invito al deserto, ossia all'esodo, per trovare il vero riposo, in intimità con Lui, che ci comunica il Suo segreto. Sarà l'Eucarestia, dove mangiamo e viviamo con Lui e di Lui, insieme a tutti quelli che Lo vorranno seguire.
“Ebbe compassione di loro” Questa compassione non è un attributo di Dio, è Dio stesso, nel più profondo del suo Amore gratuito, che verrà alla luce sulla Croce.
Gesù si candida Pastore non per desiderio di potere, ma perchè Agnello immolato , che dà la vita per le pecore. Secondo la promessa, Dio stesso si fa Pastore del Suo popolo (Ez 34,1).
Il primo pane che dà è la Sua Parola. Infatti “non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio” (Dt 8,3).
Il cibo materiale, presto o tardi, verrà meno, come la stessa vita.
Ma la Sua Parola e la Sua fedeltà dura in eterno.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ger 23, 1-6
Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.
Dal libro del profeta Geremìa
Dice il Signore:
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore.
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
Seconda Lettura Ef 2, 13-18
Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.
Canto al Vangelo Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Mc 6, 30-34
Erano come pecore che non hanno pastore.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
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