Oggi è Pentecoste, la pienezza della Pasqua. Dio entra dentro di noi, prende dimora dentro di noi attraverso la forza del suo dinamismo, della sua vita, del suo amore. Allora ci disponiamo ad accoglierlo, lo Spirito, con tanto desiderio che venga. Nell'umiltà del nostro cuore che riconosce in questo istante fragilità, debolezze, dimenticanze, spegnimento dello Spirito, chiediamo di cuore, con sincerità, perdono di tutti i nostri peccati. Accogliamo lo Spirito Santo allora a partire dalla Parola di Dio che abbiamo ora udita. Dobbiamo questa sera mantenere un clima di preghiera più forte del solito. Riprendo alcune cose dal racconto di Luca sulla Pentecoste che abbiamo udito nella prima lettura. “Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire , si trovavano tutti insieme in uno stesso luogo”. Tutti insieme riuniti a pregare. Come noi adesso, né più né meno. E cosa succede? Una cosa straordinaria e semplice. Quando si prega arriva sempre lo Spirito Santo. L'evangelista Luca, per descrivere questo evento, usa delle parole che ha a sua disposizione . Non ne ha altre. Bisogna pur usare delle parole per dire delle cose più grandi di noi. Luca paragona lo Spirito, lo abbiamo udito, a un vento gagliardo che si abbatte sulla casa dove si trovavano gli Apostoli. Pensate quando diciamo a una persona : tu sei un ciclone ; per dire di una presenza dinamica che porta scompiglio, che porta cambiamento, che porta novità. Lo Spirito Santo ciclone, vento gagliardo. Poi l'evangelista Luca paragona lo Spirito Santo al fuoco, alle lingue di fuoco che si posano sugli Apostoli, sui discepoli. Fiamma viva che si posa su ciascuno dei presenti. Fuoco che dice il mistero dell'amore che ciascuno di noi si porta dentro. Ricordate quanto il profeta Geremia diceva : “ Nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, mi sforzavo di mantenerlo, ma non potevo”. Spirito Santo allora come vento gagliardo che muove la vita sempre in cerca di novità, e Spirito Santo come fuoco che accende l'amore e che nessuno può spegnere. Ora siamo al centro dell'evento, cari amici, fratelli e sorelle. “ Ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo”. Come hanno fatto ad accorgersene? Si sono trovati pieni di felicità, di forza, di consolazione, di coraggio.Si sono trovati pieni di certezza nei confronti delle verità del Vangelo e della presenza di Gesù. Si sono trovati così. Si sono trovati misteriosamente trasfusi. Non c'è la trasfusione di sangue , c'è la trasfusione d'amore, di vita. Si sono trovati trasfusi . La vita di Dio era diventata la loro vita. Noi qualche volta abbiamo fatto questa esperienza , ci siamo trovati a volte pieni di qualcosa che non ci eravamo inventati da noi, proveniva da qualche altra parte. Una forza decisionale diversa, un coraggio nell'andare avanti nella vita, una consolazione inaspettata proveniente da circostanze diverse. Facciamo ancora tutti molta fatica a far risalire tutto questo alla presenza dello Spirito in noi. Non ci pensiamo nemmeno tante volte, pensiamo a circostanze casuali, a momenti passeggeri, mentre è lo Spirito Santo che si rende presente in quei momenti. Vento e Fuoco che nessuno può cancellare in noi. Torniamo per un attimo alla Pentecoste . “ E tutti furono pieni di Spirito Santo”
Ieri sera a bruciapelo ho chiesto a un bimbo di terza elementare : che cos'è lo Spirito per te? E il bambino pronto ha risposto così : è il dono che Gesù ha fatto ai suoi amici perchè potessero avere il coraggio di andare dappertutto. Dieci e lode al bambino di terza elementare . Quanti adulti avrebbero risposto così? Torniamo per un attimo alla Pentecoste . “ E tutti furono pieni di Spirito Santo”. Ma ci credete che questo sta avvenendo in me e in voi adesso, ma ci crediamo? Non ditemi che non sentite niente. Certo , anch'io non sento niente, è la fede che parla. “ E tutti furono pieni di Spirito Santo “. E come continua la storia? Luca fa continuare la storia : “ E cominciarono a parlare in altre lingue che tutti capivano “. Bello, questo. Succede quando a una bottiglia piena aggiungi ancora dell'acqua. Cosa capita ? Christiano pieno di Spirito Santo che trabocca, versa fuori, comincia a parlare in modo a tutti comprensibile. Lingue che tutti comprendono , dialetti dello Spirito Santo. Che creano comunicazione all'interno della Babele in cui tutti parlano a se stessi e nessuno capisce più nulla. Che cosa sono questi dialetti dello Spirito ? Paolo nella seconda lettura li ha elencati uno per uno. I frutti dello Spirito , egli dice parlando ai suoi cristiani della Galizia, sono : amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Ecco le lingue, ecco i dialetti dello Spirito , le parole forti che creano comunicazione vera e legami forti. Gente mia, si sta bene con una persona che parla questi dialetti, queste lingue. Uno si trova a proprio agio. Quando si parla il dialetto dello Spirito Santo , ci stai bene insieme , diversamente scappi appena puoi. Ne abbiamo bisogno di questi dialetti come del pane che mangiamo. Il cristiano è colui che accoglie lo Spirito e parla queste lingue. ...Chiederemo allo Spirito di venire in noi, nella chiesa, nel mondo. Viviamo nella fede questo momento silenzioso in cui lo Spirito si farà vivo in qualche modo. Statene certi.e la bottiglia trabocca. Noi diciamo : versa fuori.
2 commenti:
Oggi è Pentecoste, la pienezza della Pasqua. Dio entra dentro di noi, prende dimora dentro di noi attraverso la forza del suo dinamismo, della sua vita, del suo amore.
Allora ci disponiamo ad accoglierlo, lo Spirito, con tanto desiderio che venga.
Nell'umiltà del nostro cuore che riconosce in questo istante fragilità, debolezze, dimenticanze, spegnimento dello Spirito, chiediamo di cuore, con sincerità, perdono di tutti i nostri peccati.
Accogliamo lo Spirito Santo allora a partire dalla Parola di Dio che abbiamo ora udita.
Dobbiamo questa sera mantenere un clima di preghiera più forte del solito. Riprendo alcune cose dal racconto di Luca sulla Pentecoste che abbiamo udito nella prima lettura.
“Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire , si trovavano tutti insieme in uno stesso luogo”. Tutti insieme riuniti a pregare. Come noi adesso, né più né meno. E cosa succede? Una cosa straordinaria e semplice. Quando si prega arriva sempre lo Spirito Santo.
L'evangelista Luca, per descrivere questo evento, usa delle parole che ha a sua disposizione . Non ne ha altre. Bisogna pur usare delle parole per dire delle cose più grandi di noi.
Luca paragona lo Spirito, lo abbiamo udito, a un vento gagliardo che si abbatte sulla casa dove si trovavano gli Apostoli. Pensate quando diciamo a una persona : tu sei un ciclone ; per dire di una presenza dinamica che porta scompiglio, che porta cambiamento, che porta novità.
Lo Spirito Santo ciclone, vento gagliardo. Poi l'evangelista Luca paragona lo Spirito Santo al fuoco, alle lingue di fuoco che si posano sugli Apostoli, sui discepoli. Fiamma viva che si posa
su ciascuno dei presenti. Fuoco che dice il mistero dell'amore che ciascuno di noi si porta dentro.
Ricordate quanto il profeta Geremia diceva : “ Nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, mi sforzavo di mantenerlo, ma non potevo”. Spirito Santo allora come vento gagliardo che muove la vita sempre in cerca di novità, e Spirito Santo come fuoco che accende l'amore e che nessuno può spegnere. Ora siamo al centro dell'evento, cari amici, fratelli e sorelle. “ Ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo”. Come hanno fatto ad accorgersene? Si sono trovati pieni di felicità, di forza, di consolazione, di coraggio.Si sono trovati pieni di certezza nei confronti delle verità del Vangelo e della presenza di Gesù. Si sono trovati così. Si sono trovati misteriosamente trasfusi. Non c'è la trasfusione di sangue , c'è la trasfusione d'amore, di vita.
Si sono trovati trasfusi . La vita di Dio era diventata la loro vita.
Noi qualche volta abbiamo fatto questa esperienza , ci siamo trovati a volte pieni di qualcosa che non ci eravamo inventati da noi, proveniva da qualche altra parte.
Una forza decisionale diversa, un coraggio nell'andare avanti nella vita, una consolazione inaspettata proveniente da circostanze diverse.
Facciamo ancora tutti molta fatica a far risalire tutto questo alla presenza dello Spirito in noi.
Non ci pensiamo nemmeno tante volte, pensiamo a circostanze casuali, a momenti passeggeri, mentre è lo Spirito Santo che si rende presente in quei momenti.
Vento e Fuoco che nessuno può cancellare in noi.
Torniamo per un attimo alla Pentecoste . “ E tutti furono pieni di Spirito Santo”
Ieri sera a bruciapelo ho chiesto a un bimbo di terza elementare : che cos'è lo Spirito per te?
E il bambino pronto ha risposto così : è il dono che Gesù ha fatto ai suoi amici perchè potessero avere il coraggio di andare dappertutto. Dieci e lode al bambino di terza elementare . Quanti adulti avrebbero risposto così? Torniamo per un attimo alla Pentecoste . “ E tutti furono pieni di Spirito Santo”. Ma ci credete che questo sta avvenendo in me e in voi adesso, ma ci crediamo? Non ditemi che non sentite niente. Certo , anch'io non sento niente, è la fede che parla.
“ E tutti furono pieni di Spirito Santo “. E come continua la storia?
Luca fa continuare la storia : “ E cominciarono a parlare in altre lingue che tutti capivano “.
Bello, questo. Succede quando a una bottiglia piena aggiungi ancora dell'acqua. Cosa capita ?
Christiano pieno di Spirito Santo che trabocca, versa fuori, comincia a parlare in modo a tutti comprensibile. Lingue che tutti comprendono , dialetti dello Spirito Santo. Che creano comunicazione all'interno della Babele in cui tutti parlano a se stessi e nessuno capisce più nulla.
Che cosa sono questi dialetti dello Spirito ? Paolo nella seconda lettura li ha elencati uno per uno.
I frutti dello Spirito , egli dice parlando ai suoi cristiani della Galizia, sono : amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Ecco le lingue, ecco i dialetti dello Spirito , le parole forti che creano comunicazione vera e legami forti.
Gente mia, si sta bene con una persona che parla questi dialetti, queste lingue. Uno si trova a proprio agio. Quando si parla il dialetto dello Spirito Santo , ci stai bene insieme , diversamente scappi appena puoi. Ne abbiamo bisogno di questi dialetti come del pane che mangiamo.
Il cristiano è colui che accoglie lo Spirito e parla queste lingue.
...Chiederemo allo Spirito di venire in noi, nella chiesa, nel mondo.
Viviamo nella fede questo momento silenzioso in cui lo Spirito si farà vivo in qualche modo. Statene certi.e la bottiglia trabocca. Noi diciamo : versa fuori.
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