mercoledì 22 aprile 2015

B - 4 DOM. PASQUA


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BENEDETTO XVI – GESU' DI NAZARET - “IO SONO IL BUON PASTORE”(Gv 10,10) ...Il ladro viene “ per rubare, uccidere e distruggere” Vede le pecore come una cosa di sua proprietà, che possiede e sfrutta per sé. Gli importa soltanto di se stesso, tutto esige soltanto per lui. Al contrario il vero pastore non toglie la vita, bensì la dà . “ Io sono venuto perchè abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”
...Gesù promette di mostrare alle pecore il “pascolo” ciò di cui vivono, di condurle davvero alle sorgenti della vita. Possiamo qui ascoltare, come risonanza , le parole del Salmo 23 “Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce... Davanti a me tu prepari una mensa... felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita...” In modo ancora più immediato vi risuona il discorso del pastore di Ezechiele : “ Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele” (34,14)... Gesù come Verbo incarnato di Dio è Egli stesso non solo il pastore, ma anche il nutrimento, il vero “pascolo” dona la vita dando se stesso, Lui che è la Vita.
...Alla luce del Salmo 23 “...Se dovessi camminare in una valle oscura , non temerei alcun male....Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni “ Riconobbero in Cristo il Buon Pastore che guida attraverso le valli oscure della vita , il pastore che ha attraversato di persona la valle oscura della morte ; il pastore che conosce anche la via che attraversa la notte della morte e che non mi abbandona neppure in quell'ultima solitudine conducendomi fuori da quella valle verso i pascoli erbosi della vita, nel luogo “del refrigerio, della luce , della pace” Clemente di Alessandria ha espresso questa fiducia nella guida del pastore in versi che fanno percepire qualcosa di questa speranza e di questo ottimismo della Chiesa primitiva , spesso sofferente e ripetutamente perseguitata:
“ Guida, o santo pastore, le tue pecore spirituali ;
guida, o re, i tuoi bambini illesi.
Le orme di Cristo sono il sentiero verso il cielo”.
Naturalmente ai cristiani veniva in mente sia la parabola del pastore che segue la pecorella smarrita ( Lc 15), se la carica sulle spalle e la porta a casa, sia il discorso del pastore nel Vangelo di Giovanni. Per i padri, questi due elementi sono confluiti uno nell'altro : il pastore che si mette in cammino per cercare la pecorella smarrita è lo stesso Verbo Eterno , e la pecora che Egli si mette in spalla e che porta affettuosamente a casa è l'umanità, è la natura umana,che Egli ha assunto.
Nella sua incarnazione e nella sua croce porta a casa la pecorella smarrita – l'umanità – porta anche me.
Il Logos fattosi uomo è il vero “portatore sdella pecora” -
il Pastore che ci segue tra le spine e i deserti della vita.
Portati da lui, arriviamo a casa.
Ha dato la vita per noi.
Egli stesso è la Vita.

CRISTO, RE DELL' UNIVERSO